00:10 min

news as roma

Non solo Zaniolo, da Mancini a Mkhitaryan: ecco i rinnovi congelati da Pinto

Redazione

Tiago Pinto non ha dato indicazioni sui prolungamenti dei contratti di alcuni giocatori ma ha ribadito che al momento è importante concentrarsi sul presente e sul collettivo

“Adesso non è il momento di parlare del mercato estivo o di rinnovi”. Poco prima dello choc Zaniolo Tiago Pinto era stato chiaro su un argomento caldo: “Questo è il momento in cui questa squadra, questa famiglia deve lottare su tutti e tre i fronti e, secondo me, abbiamo anche la possibilità di fare una bella stagione”. Lasciando da parte Maitland-Niles e Sergio Oliveira con i quali a giugno si deciderà il loro futuro, due calciatori giallorossi hanno il contratto in scadenza nel 2022. Il primo è Mkhitaryan, 33 anni compiuti, l’armeno lo scorso anno ha prolungato per una sola stagione. Il proseguimento della sua avventura in giallorosso passa anche da Mourinho che potrebbe convincerlo a restare nonostante le sirene russe. La seconda separazione è una benedizione, Davide Santon a giugno lascerà la Roma senza se e senza ma. L’ex Inter è fuori dal progetto tecnico e già nell’ultima sessione la società ha provato a rescindergli il contratto.

Da Veretout a Mancini: le scadenze del 2024 in casa Roma

Discorso differente per Mancini, il centrale ha il contratto in scadenza nel 2024 ma le parti si sono già incontrate per discutere il rinnovo fino al 2026 con lo stipendio che passa da 2mln a 3 più bonus. Stanno trattando anche l’agente di Veretout e la società giallorossa per il rinnovo del francese. L’ex Fiorentina è legato fino al 2024 ma sarà complicato trovare l’accordo. L’agente ha smentito problemi con l’allenatore e aveva escluso una sua partenza a gennaio: “Resta alla Roma almeno fino alla fine della stagione. Problemi con l'allenatore? Mourinho è lo special One, un uomo di grandissimo livello”. Lo stipendio del centrocampista è alto (3mln) e un adeguamento porterebbe ad alzare nuovamente il monte ingaggi, non è da escludere una sua partenza nel prossimo mercato. La situazione di Zaniolo ad oggi non è legata solo al rinnovo del contratto (2024) ma ad una sua possibile cessione che Pinto non ha escluso nei giorni scorsi. I rinnovi non vanno sottovalutati, soprattutto nel calcio moderno. Evitare casi simili a Donnarumma deve essere una priorità della società.

 

Diminuire il monte ingaggi e il mercato “secondario” di Pinto

L’obiettivo dei Friedkin è stato fin da subito quello di abbassare gli stipendi della rosa. Il mercato “secondario” o “silenzioso” di Pinto sotto questo punto di vista è stato eccezionale. Circa 40 milioni di euro risparmiati la scorsa estate grazie alle cessioni di giocatori come Pastore e Dzeko. Anche nell’ultima sessione la Roma è riuscita a liberarsi di Fazio, che percepiva 2,5 milioni annui. Lo scorso anno i giallorossi hanno cominciato la stagione con un monte stipendi da circa 110 milioni di euro, il terzo di tutta la Serie A. Quest’anno è stato portato a 90 milioni di euro, facendo rifiatare le casse della società. Fatta eccezione per Santon, tutti gli esuberi sono stati piazzati e da ora si potrà lavorare ai rinnovi senza cifre “monstre” ma rispettando il diktat imposto dai proprietari giallorossi. Sarà importare rispettare determinate cifre per non ritrovarsi più giocatori con stipendi molto alti difficili da piazzare in Italia e in Europa, come successo con Nzonzi.

Daniele Aloisi