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Non incide, non tira, non segna: dentro la crisi dell’attacco della Roma

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Nelle ultime 7 gare soltanto Pedro, nel pacchetto avanzato giallorosso, ha trovato la via del gol: tutti i numeri del momento nero del reparto

Iacopo Erba

La pessima abitudine del risultare innocui. La Roma, sbattuta fuori dalla zona Champions come un ospite poco gradito da un locale di lusso dopo la sconfitta con il Parma, fa ancora una volta i conti con la propria anemia offensiva. Al Tardini è arrivata la 9° partita stagionale, tra campionato e coppe, in cui i giallorossi non sono riusciti a trovare la via del gol.

Sono 51 le reti in Serie A, il 5° bottino in totale. Di queste ben 19 sono arrivate da due centrocampisti, Veretout (10) e Mkhitaryan (9), entrambi fuori per infortunio almeno alla prossima sosta. La situazione è diventata ancor più drammatica nelle ultime 7 uscite in campionato, nelle quali solo Pedro, del pacchetto avanzato, è riuscito a segnare.

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Da Mayoral-Dzeko allo spento Pedro: nessuno degli attaccanti punge più

Grattando la superficie si scopre una crisi profonda. Il primo attaccante giallorosso per marcature prodotte in campionato è Dzeko (7), che non esulta, tra infortuni e screzi con lo staff tecnico, dal 3 gennaio scorso contro la Sampdoria. Mayoral ne ha segnato uno in meno e i suoi numeri da quando Fonseca lo ha promosso a centravanti titolare si spingono ben oltre l'inquietante. Dalla gara con la Juventus ad oggi lo spagnolo, sempre sceso in campo, ha prodotto in media un tiro a partita e, soprattutto, ha concluso verso la porta soltanto una volta contro la Fiorentina. Persino l'epurato Carles Perez è riuscito a centrare più volte (2) lo specchio.

Non basta poi un inutile gol a tempo scaduto contro l'Udinese a scagionare Pedro, unico attaccante a regalare un'effimera gioia in quest'ultimo filotto di gare in Serie A. L'ex Barcellona, da allora, ha tirato in totale 6 volte (3 in porta). In stagione sono 4 i gol, lo stesso bottino di Pellegrini e Mancini. Aggiungendo anche i dati di El Shaarawy (8 tiri in 5 presenze, 1 nello specchio), diteci voi se questo è un attacco.

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La veste tattica di Fonseca non premia le caratteristiche del reparto

Nessun piatto può avere un gusto pessimo solo per colpa degli ingredienti. E' evidente che il problema sta anche in chi è dietro i fornelli. Gli attaccanti non segnano (o peggio, non tirano) anche perché riforniti poco e male dal resto della squadra. Fonseca si è sempre fidato di questo assetto tattico, ma è evidente il cortocircuito che si crea in termini di collaborazione tra i centrocampisti centrali e il terzetto d'attacco.

Vanno meglio le cose sulle fasce, con Spinazzola ancora una volta unico a salvarsi nella debacle di Parma. La Roma è però troppo spesso uguale a se stessa e, soprattutto, non asseconda al meglio né l'accentratore Dzeko né l'incursore Mayoral. Ancor peggio hanno fatto i due nei rari scampoli di gara in cui si sono trovati uno di fianco all'altro. Gli attaccanti giallorossi, in sostanza, sono nel tunnel e la luce non si vede: la Champions, con questi numeri, è un obiettivo davvero duro da centrare.