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Monchi: “Alla Roma potevo fare meglio. Domani sarà speciale”

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Il Direttore Sportivo del Siviglia, nonché ex della partita, sottolinea l'importanza di giocare contro i giallorossi: "Quello che mi piace è che la Roma non perde. Non è facile, quando una squadra non perde è perché fa tante cose buone"
Redazione

Il Direttore Sportivo del Siviglia, Monchi, è intervenuto ai microfoni di SkySport per raccontare le sue sensazioni alla vigilia della super sfida contro il suo passato, contro la Roma. Ecco le sue parole:

Quanto è speciale questa partita per lei? “Tanto perché è una finale dopo una stagione brutta per noi. Arrivare ad una finale è sempre speciale, ma contro la Roma lo è di più. Sono contento di giocarla e molto contento di affrontare la Roma".

Qual è il segreto del Siviglia nella vittoria di 6 edizioni di Europa League? "Prima del famoso 27 aprile non avevamo mai giocato una finale europea, poi ne abbiamo vinte sei di fila. Il gol di Antonio Puerta, che purtroppo non c'è più, è quello più importante della storia del Siviglia".

La Roma ha fatto bene in Europa partendo da lei. "Sono cose diverse. Il lavoro a Siviglia è fatto per me, a Roma l'ho trovato. Prima di arrivare c'era Luciano Spalletti che aveva fatto una stagione bellissima. Abbiamo fatto una bella stagione arrivando in semifinale e al terzo posto in campionato. A Siviglia abbiamo costruito in tanti anni, oggi siamo a 21 finali. È un percorso più lungo".

Mourinho? "Un allenatore top, che ha vinto tutte le finali che ha giocato. Un po' di paura... È bravo, è forte e conosce bene queste partite. È un vantaggio per la Roma".

Che gara si aspetta? Cosa le piace della Roma? "Quello che mi piace è che la Roma non perde. Non è facile, quando una squadra non perde è perché fa tante cose buone. Dobbiamo essere bravi per vincere la partita perché la Roma non regala nulla. Non so che partita sarà, ognuno giocherà come sempre ha fatto per arrivare qui. Sarà difficile, credo che la squadra che farà meno errori alla fine vincerà".

Ripensando alla sua avventura alla Roma, cosa le viene in mente? "Purtroppo dopo un primo anno andato benissimo, dopo non è stato così. Penso che si possa fare meglio di quanto fatto io, mi resta questo in testa".