Con un anno di contratto ancora da sfruttare, a giugno 2016 l'ex giallorosso Philippe Mexes ha deciso di chiudere con il calcio. "Non mi sentivo più all'altezza – ha spiegato il difensore a France Football – avevo dolori al ginocchio e nonostante l'anno che rimaneva di contratto, ho deciso di chiudere. Non avrei potuto mentire, anche se magari avrei potuto giocare altri due anni a buoni livelli. Ma non mi va di prendere in giro la gente, così ho messo la freccia e mi sono fatto da parte”.
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Mexes e l’addio al calcio: “Io diverso da Totti, voglio una vita normale”
Le parole dell'ex difensore romanista: "Faccio il papà, porto a scuola i miei figli, al calcio, faccio i compiti con loro. Ho voluto uscire e farli uscire da una dimensione fittizia. Prima non li vedevo mai, e non era bene. Ho voluto rimettere...
Da un anno a questa parte Rugantino, come veniva chiamato dai tifosi giallorossi, ha cambiato vita: "Sono tornato a una vita reale, senza avvertire nessuno. Non sono Zidane, Totti o Thuram. Quel che voglio è essere come tutti. Faccio il papà, porto a scuola i miei figli, al calcio, faccio i compiti con loro. Ho voluto uscire e farli uscire da una dimensione fittizia. Prima non li vedevo mai, e non era bene. Ho voluto rimettere ordine”.Basta anche anche con i look stravaganti: “Ma facevano parte di un personaggio. In Italia ho vissuto passione, amore e odio. A Roma come a Milano”.
Per concludere una battuta sul futuro: "Il calcio è una passione, ma non un'ossessione. Lo seguo dal divano, o con le partitelle dei miei figli. Poi un giorno magari cercherò di restituire ai giovani quel che il calcio mi ha dato. Senza fretta”.
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