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Meno contrasti e più visione di gioco: ecco lo Strootman 2.0

L'olandese dopo essersi ristabilito dall'infortunio sta cambiando il suo modo di giocare sia in attacco che in difesa

Redazione

Kevin Strootman è un giocatore nuovo dopo essersi ristabilito dall'infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi. Nuovo in tutti i sensi, anche nel modo di giocare. Secondo quanto riportato da Wyscout, l'olandese ha perso parte della sua fisicità e della sua capacità di contrastare l'avversario (vince 2,33 ogni 90', il 40% di quelli che tenta). La forma migliore è ancora da trovare, è certo, ma il centrocampista sembra migliorare in altri aspetti.

Innanzitutto Strootman sta sviluppando il suo senso della posizione ed è diventato più abile nell'intercettazione dell'azione avversaria, anticipando le linee di passaggio. Una dote dovuta in parte al suo minor atletismo: correre bene per correre meglio. Non solo in fase di recupero, ma anche in fase offensiva il nazionale olandese sta compiendo passi avanti nella visione di gioco. Strootman serve 1,89 passaggi chiave ai suoi compagni ogni 90', quasi quanto Perotti, che la media di 1,91 ogni 90'. Un centrocampista meno fisico, ma più tecnico ed intelligente: chiamatelo Strootman 2.0.