La Roma perde i pezzi, non l’anima. Ieri Fonseca ha affrontato di petto la squadra, spiegando a tutti che no, gli infortuni non saranno un alibi per nessuno. E allora, perso il miglior assist-man (Pellegrini), l’uomo che corre di più (Cristante) e in attesa dei ritorni di Under e di Mkhitaryan, i centri di gravità della squadra saranno altri. Veretout, per esempio. E Mancini, che dopo un avvio complicato, ora sembra sempre più a suo agio e comincia a mettere insieme statistiche importanti, per sé e per la Roma.
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Mancini e Veretout i nuovi centri di gravità: Roma, adesso fidati di loro
Il difensore sta diventando leader della difesa: contro la Samp primo per anticipi, tiri bloccati, disimpegni e passaggi. Sul francese il peso del centrocampo e ora anche la responsabilità dei calci da fermo
AGGRESSIVO – Mancini era tornato dalla trasferta in Liechtenstein con la Nazionale solo mercoledì scorso. E nonostante a Trigoria fosse l’unico centrale assente durante la sosta, Fonseca non ha esitato a mandarlo in campo contro la Samp. E a giudicare dai numeri (riportati dal sito specializzato Stats Zone) non ha sbagliato. Primo per anticipi (5), primo per tiri bloccati (3), primo per disimpegni con i piedi insieme a Smalling (8) e secondo per disimpegni di testa (5, vincendo tutti i duelli aerei capitati a tiro). A suggellare la prestazione, anche 6 palle recuperate, la specialità della casa. Mancini è infatti undicesimo in Serie A nei recuperi (104), primo nella rosa romanista. E ancora, domenica è stato il migliore per passaggi completati, ossia 83 su 94 tentati. Un piccolo tesoro che si sta scoprendo piano piano e che, insieme a Smalling, sta chiudendo la porta la della Roma.
ANIMA – Al centro della Roma ora c’è Veretout. Sulle spalle del francese l’intero peso della mediana. In questo mini-ciclo che si chiuderà il 10 novembre dovrà formare insieme a Pastore una coppia inedita. L’ex Fiorentina porterà quantità, ma anche tanta qualità. Dopo qualche mugugno per un piccolo calo di rendimento, Veretout domenica ha alzato il livello delle sue giocate, smistando e giostrando con sicurezza in mezzo al campo. Jordan ha completato quasi il 90% dei passaggi tentati, 14 dei quali nella metà campo offensiva ed è riuscito a creare un’occasione da gol, poi non sfruttata. Senza Pellegrini, il numero 21 sarà l’addetto alla battuta di tutti i calci da fermo nella parte destra del campo. Una responsabilità in più che non avrà paura di prendersi. Insieme a Mancini, le due nuove anime di una Roma che ha bisogno di coraggio. Ora più che mai.
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