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Lazio-Roma, Lotito punge Mourinho: “Noi vinciamo solo con merito e sportività”

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Il patron biancoceleste commenta le parole di Gasperini sulla 'corrida' vissuta all'Olimpico contro la Roma: "Le persone sono in grado di fare valutazioni. I nostri valori ci impongono di ottenere risultati solo con merito"
Redazione

Lotito è stato un fiume in piena al termine della cerimonia per i 124 anni della Lazio alla Regione, nella vigilia del derby di Coppa Italia contro la Roma. Tra i tanti argomenti toccati anche qualche frecciatina ai giallorossi e a José Mourinho commentando la frase di Gasperini sulla 'corrida' all'Olimpico: "Penso che gli occhi sono per vedere, le persone sono in grado di fare valutazioni. I nostri principi e i nostri valori ci impongono di ottenere risultati solo con merito. Quello che succede in altre condizioni non ci appartiene. Mi auguro che le condizioni siano all'insegna della sportività e nel rispetto dei valori dello sport. Che vinca il migliore".

Poi risponde anche sull'ipotesi che Igli Tare, ex ds della Lazio, possa andare addirittura alla Roma che è in cerca di una figura del genere: "Io non consiglio niente a nessuno. È una bravissima persona, un grande professionista, rimane l'affetto e la stima. Ha ritenuto che fosse chiuso un ciclo, ha fatto una scelta autonoma e lo rispetto. Non mancano i giocatori, i direttori, gli addetti ai lavori, ma i presidenti che abbiano a cuore le sorti del loro club. Servono presidenti tifosi e non tifosi presidenti".

Sulla sua fede calcistica racconta: "Io sono laziale da quando avevo cinque anni. Ricordo tutto. Sono rimasto laziale anche quando la Lazio stava in Serie B e rischiava la C. La storia di Trigoria nasce che mio suocero era amministratore delegato della Roma, mia moglie, e non posso fargliene una colpa, era proprietaria insieme a Sensi della Roma. Da qui nasce la mistificazione: Storaci disse che andavo in tribuna stampa a vedere la Roma, come mio suocero poi veniva a vedere la Lazio. Poi lui si è convertito sulla via di Damasco ed è diventato laziale, io per niente. Anzi, in una situazione di questo genere assumo sempre una posizione chiara, di grande rispetto dal punto di vista sportivo, ma di grande differenziazione per quelli che sono i valori del club".

Infine un lapsus e nomina l'ex Roma Nakata al posto di Kamada: "Sono giocatori che ho preso io. Guendouzi l’ho preso io, così come Castellanos e Rovella, li dico uno per uno. Vedrete che uscirà fuori anche il ruolo di Nakata".

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