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Ibarbo, obiettivo riscatto: “Sono a Roma per fare grandi cose”. Toto portiere: Handanovic, l’agente dice no

Per il prestito di Ibarbo, la Roma ha già dato al Cagliari 2,5 milioni; per acquistarlo definitivamente ne serviranno altri 12,5. Con il club sardo Sabatini dovrà discutere anche i prestiti di Astori e Nainggolan. Eventualmente, per renderli...

Guendalina Galdi

Tre minuti più recupero a Cesena in campionato e diciotto in Coppa Italia nel quarto di finale contro la Fiorentina. Questo finora il bottino di Victor Ibarbo con la Roma. Arrivato nella capitale nella scorsa sessione invernale di mercato dal Cagliari, il colombiano è in prestito: 2,5 milioni nelle casse del club sardo per averlo fino a giugno, ne serviranno altri 12,5 per l'acquisizione a titolo definitivo. Tra Roma e Cagliari però non c'è solo Ibarbo; ci saranno da discutere i riscatti di Radja Nainggolan e Davide Astori. Per il centrocampista belga Giulini non si accontenterà di un'offerta inferiore ai 15 milioni, mentre per Astori l'acquisizione a titolo definitivo costerebbe alla Roma altri 5 milioni di euro, oltre ai 2 per il prestito. Insomma qualora la Roma decidesse di riconfermare i tre giocatori ex (?) Cagliari dovrebbe versare nelle casse rossoblù oltre 30 milioni. Opzione poco probabile per una Roma che dalla prossima stagione dovrà di nuovo ricostruire un gruppo in grado di competere per il titolo nazionale e di 'resistere' in modo dignitoso in tre competizioni. Ma invece è proprio questo l'obiettivo di Ibarbo: essere riscattato e proseguire l'avventura nella Roma che finora ha soltanto appena intrapreso.

Certamente per soddisfare questa volontà del giocatore saranno decisive le prossime dieci partite che separano la Roma dalla fine di questo campionato. "Sono venuto qui per fare grandi cose. Voglio vincere trofei, titoli, stare in Champions", con queste parole a Roma Radio Ibarbo ha manifestato la sua voglia di incidere in queste ultime dieci partite di campionato che restano. "Per noi sono finali - ha affermato - ci sono squadre che sono dietro aspettando il nostro minimo errore. L’importante è che tutti siamo uniti, per restare al secondo posto che meritiamo".

"DIECI FINALI" - Secondo posto, ingresso in Champions League senza preliminari la prossima stagione e dunque conferma per lui in questa squadra che deve tornare ad essere temibile come lo è stato fino alla fine dello scorso anno solare: "Tre mesi fa Roma era una delle squadre migliori d’Italia, ora la gente non crede più in noi", ha dichiarato con amarezza il colombiano che però è consapevole del fatto che la svolta la devono imprimere per primi loro, i giocatori: "L'importante è che ci crediamo noi". L'attenzione è alta, perchè tra una settimana c'è il Napoli e proprio la squadra di Benitez, insieme a Lazio, Fiorentina e Samp, è pronta ad insidiare la seconda posizione. La vittoria esterna a Cesena ha ridato un po' di morale e la Roma dovrà continuare su quella strada per vincere la prossima gara, la prima delle dieci finali, e tornare a conquistare i tre punti casalinghi. Ibarbo non lo nasconde: "Questo è un momento difficile. Se ne esce giocando. I risultati non sono buoni ma proviamo a dare tutto. Grazie a Dio abbiamo vinto a Cesena. Con allegria, umiltà e sacrificio tutto può succedere. Sono venuto a Roma per fare grandi cose. Adesso che sono qui spero di riuscire a dare tutto, come ho sempre fatto. Mancano ancora poche partite che sono importantissime per me e i miei compagni. Loro sono giocatori di una qualità speciale, ciascuno aiuta in quello che può: è così che si formano le famiglie. Io ora mi sento bene, erano due mesi che non entravo in campo. Sono tornato con una vittoria, è molto importante. Se sono più un attaccante di movimento oppure un esterno? Quando ho parlato con Garcia, abbiamo parlato di usarmi anche come esterno, ma io sono sempre a disposizione della squadra. Se il mister ha bisogno di mettermi come prima punta va bene. Mi piacerebbe giocare esterno ma - ha concluso il colombiano - sono a disposizione della squadra".

NUMERO UNO - La Roma della prossima stagione cambierà a partire dalla porta. Skorupski proseguirà la sua carriera altrove, De Sanctis chiuderà la sua in giallorosso ma si inizia a prospettare per lui un ruolo da 'secondo'. Come portiere titolare per il prossimo campionato la Roma guarda in Premier League, ma anche in Serie A. Il numero uno del Chelsea, Petr Cech, è una opzione ma il portierone ceco è ambito e ricercato anche da altri club europei. Su tutti l'Arsenal, ma anche il Besiktas si è interessato a lui che sicuramente a giugno lascerà la maglia dei Blues. Sponda Serie A, la Roma sembrerebbe guardare con interesse a Samir Handanovic. In giornata però l'agente del portiere nerazzurro ha negato che tra il suo assistito e la Roma fosse già pronto un accordo: “Tengo a precisare che questa news è priva di qualsiasi fondamento! Samir è contento ed orgoglioso essere dell’Inter“.