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Iachini: “Il piano era stancare la difesa della Roma e colpire con i cambi, ma il gol ce l’ha rovinato”

LaPresse

Le parole del tecnico viola: "Abbiamo creato fastidi nei primi 15 minuti con Callejon, peccato per le imbucate che non sono andate a buon fine"

Redazione

La Fiorentina esce dall'Olimpico battuta e sfiduciata. Contro la Roma finisce 2-0, con reti di Spinazzola e Pedro. Il tecnico viola Iachini ha commentato così la partita.

IACHINI A SKY

"Abbiamo creato delle situazione importanti, purtroppo abbiamo fatto un errore e la Roma è passata in vantaggio. Ci siamo intimoriti e questo non va bene. All'intervallo siamo ripartiti nella maniera giusta, creando anche dei presupposti per segnare, poi c'è stato un secondo gol evitabile. In questo momento paghiamo dazio. Ci sta mancando il nostro capitano e guida Pezzella, eravamo la miglior difesa del campionato e cambiando stiamo avendo difficoltà. I ragazzi comunque stanno migliorando dal punto di vista fisico e restiamo fiduciosi".

Soddisfatto di Ribery e Callejon davanti?

"All'inizio sì, hanno creato fastidio. Callejon è arrivato in leggero ritardo su qualche pallone, altrimenti poteva segnare. Volevamo partire con due giocatori veloci che potessero metterli in difficoltà, sperando anche di sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti".

Lo riproporrà?

"Oggi era una partita particolare, nella nostra idea volevamo forzarla nella seconda metà. Il gol iniziale ha cambiato la sfida: oggi volevamo condizionare gli avversari con i due attaccanti rapidi per magari provare ad attaccare la partita nel finale in caso di parità, ma il gol iniziale ha rovinato lo studio della partita".

IACHINI IN CONFERENZA STAMPA

La partita non è stata all’altezza delle sue aspettative?

Siamo partiti bene i primi 15’. Callejon non ha ancora la gamba per fare l’esterno, ho voluto giocare con due rapidi davanti. Il primo quarto d’ora l’abbiamo fatto bene, abbiamo tirato con Castrovilli, stavamo giocando noi. Poi su una palla rilanciata lunga abbiamo commesso un errore, è stata una giocata che ci ha tolto qualcosa a livello di sicurezze. Invece di giocare alla stessa maniera abbiamo fatto un passo indietro anziché in avanti. Nel secondo tempo abbiamo preso gol da un nostro calcio d’angolo, stavamo dando l’impressione di poterla rimettere in piedi cercando di aggirare la Roma ed entrando con gli esterni. Abbiamo affrontato una grande squadra come la Roma, che ha giocatori importanti e in buona condizione. Noi abbiamo un’assenza importante dietro con Pezzella, e allo stesso tempo abbiamo qualche ragazzo da portare a condizione. Ci lavoriamo, è un peccato perché in un momento molto buono della nostra partita c’è stato questo incidente che ha consentito alla Roma di mettere la partita sui binari più convenienti a lei.

C’è tempo per porre rimedio a questa fragilità?

Sì, fino a due mesi fa siamo stati la miglior difesa del campionato insieme al Milan. Abbiamo pagato dazio con qualche errore individuale in questo inizio di stagione. Pezzella è una guida, dà quel tocco di personalità, tiene corta la squadra, le dà coraggio. Abbiamo margini di crescita, stiamo facendo crescere qualche ragazzo, dobbiamo andare a correggere e migliorare queste cose.

Si sente in discussione?

Alleniamo tutti i giorni i ragazzi, in virtù del momento si agisce. Stasera la volontà era quella di tenere due giocatori rapidi come Callejon e Ribery davanti alla difesa della Roma. Le cose stavano venendo bene, peccato per il loro gol. In ogni partita ci sono diverse partite, nella seconda metà c’era l’opportunità per rientrare con i ragazzi freschi dalla panchina. Abbiamo commesso qualche errorino dietro, su questo lavoreremo. Si giudica il risultato, oggi c’è da dire anche che abbiamo affrontato una squadra forte, che si conosce. Non era facile venire qui oggi e comandare, ma abbiamo margini di crescita e su questi stiamo lavorando. Questo gruppo farà parlare bene di sé nelle prossime settimane.

È considerato un maestro del 3-5-2, che però è considerato un modulo difensivo. Ha parlato di spavalderia, perché non riesce ad applicarlo la sua squadra in campo?

Quando hai Bonaventura e Castrovilli come mezzali non è sempre così, nel corso della gara cambiamo per dare imprevedibilità. Le caratteristiche dei giocatori hanno la prevalenza, ci stiamo lavorando per avere varianti tattiche, abbiamo provato anche le tre punte. In certe partite l’abbiamo fatto bene questo lavoro. Oggi siamo partiti bene, anche dopo il gol preso avremmo dovuto continuare a fare le stesse cose che avevamo preparato.

Callejon è una scelta per non dare punti di riferimento o fargli fare meno campo? Lo farebbe ancora o poteva usare altre soluzioni?

Col senno del poi… Prima che arrivasse in Italia Callejon era una punta, poi in Italia è stato messo sull’esterno. Ora ci stiamo lavorando perché possa arrivare a una condizione migliore, se lo avviciniamo alla porta avversaria gli diamo la possibilità di avere la freschezza per attaccare la porta in velocità. Lui come pochi nella nostra squadra è bravo ad attaccare la porta con incisività. Dobbiamo sfruttarlo ora più in avanti per avere questi vantaggi qui.

Si sente saldo sulla panchina? Ha mai pensato alle dimissioni?

Perché? La pressione fa parte di questo lavoro, le cose vanno bene in alcuni momenti e meno bene in altri. Fare l’allenatore è questo, bisogna far sì che le cose tornino ad essere positive. Dopo le prime due partite avevamo fatto ottime gare e tutti dicevano che saremmo potuti essere la sorpresa del campionato. C’è mancato un po’ di lavoro in campo, i nazionali sono andati via, qualche infortunio… C’è mancato l’apporto di Ribery, Pezzella… Stiamo lavorando per recuperarli al meglio. Ci sono momenti in cui le cose vanno bene e altre meno bene. Dobbiamo spingere, lavorare con convinzione come fanno i ragazzi in settimana. È solo questa la strada, non ne conosco altre.