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Fonseca: “Io sempre insoddisfatto, ma la Roma ora mi assomiglia”

Getty Images

Il tecnico: "Voglio vincere un titolo: i tifosi hanno una passione enorme per il club e mi piacerebbe ricambiarla coi risultati. Possiamo ancora migliorare"

Redazione

Paulo Fonseca ha parlato ai microfoni ufficiali del club giallorosso, all'interno della trasmissione "Match preview" in onda su "Roma Tv". Queste le sue dichiarazioni:

"Passione, rigore e ambizione. Per cominciare, credo che avere passione in quello che facciamo sia fondamentale, e trasmettere questa passione è essenziale per avere successo. Io sono una persona che ha passione per quello che fa, sono una persona che ha passione per il suo lavoro, e credo sia una cosa naturale da trasmettere. Poi, parlando del rigore, è fondamentale per svolgere il nostro lavoro. Avere rigore in quello che facciamo e in quello che trasmettiamo. Soprattutto, nel costruire un'identità all'interno di una squadra, il rigore è qualcosa a cui non possiamo rinunciare. E poi parlando dell'ambizione, credo sia importante trasmettere ambizione, sviluppare ambizione anche nei giocatori in un gruppo di lavoro. Giocare sempre per vincere, giocare con fiducia per sviluppare il nostro gioco. Sono tre principi che considero determinanti per il successo della mia squadra.

Devo dire che qui è estremamente interessante, stimolante ma anche difficile. Ogni partita è una storia diversa e una strategia diversa. Questo ti obbliga a lavorare molto. In questi diciotto mesi ho percepito sempre una grande crescita nella squadra. E ovviamente sento che oggi siamo molto più forti di quanto lo eravamo quando sono arrivato qui. Oggi noi allenatori abbiamo anche un problema, ovvero la grande quantità di partite. Abbiamo molto poco tempo per allenarci. I giocatori si limitano a recuperare tra una partita e l'altra, per questo ritengo sia fondamentale avere continuità.

Non esistono squadre perfette. Credo che nessun allenatore in questo momento possa dire che ha tutto quello che vuole. Io sono perennemente insoddisfatto. Ritengo che possiamo sempre migliorare. Ma qui alla Roma, col passare dei mesi, posso dire che alla squadra non manca molto per avere la mia stessa faccia. Ovviamente questo mi soddisfa. Sentire che la squadra sviluppa il gioco che io difendo, in cui io credo, è estremamente importante come allenatore. Ritengo che possiamo e dobbiamo migliorare. Le squadre sono sempre progetti non completati. Credo che questo sia un progetto non completato, perché penso che possiamo ancora migliorare.

Io dico che la continuità nel tempo qui è molto importante. E inizio a capire che il precampionato è sempre più importante, perché è un momento in cui abbiamo più tempo per lavorare sui principi di gioco. In seguito è difficile, di fatto si tratta essenzialmente di recuperare per la partita successiva e lavorare sulla strategia. Ma per gli allenatori a cui piace lavorare sui dettagli questa mancanza di tempo è fondamentale, e non è positiva. Pertanto il campionato è sempre più importante, perché è il momento in cui abbiamo tempo di lavorare sui dettagli.

Credo che quando non abbiamo tempo per lavorare sul campo, il video è uno strumento molto importante. Prima di tutto perché anche i giocatori sono molto disponibili a rivedere ciò che hanno fatto. I giocatori sono disponibili a capire quello che c’è da migliorare tramite le immagini, o a ciò a cui dobbiamo dare continuità e che abbiamo fatto bene. Quando non c’è disponibilità fisica, perché i giocatori stanno recuperando, è uno strumento molto importante al giorno d’oggi. E ovviamente noi utilizziamo molto le immagini per mostrare ai giocatori com'è stata la partita e quello che possiamo migliorare. E' molto, molto importante.

La Roma è un club ambizioso e vuole avvicinarsi sempre di più alla conquista di un titolo. Negli ultimi anni non ha conquistato nessun titolo. Per me non ci sarebbe piacere maggiore di poter portare un trofeo ai tifosi della Roma, che sono fantastici. C’è una passione enorme per il club e mi piacerebbe ricambiarla coi risultati. Adesso dobbiamo essere equilibrati e realisti in quello che promettiamo. Credo che in questo momento la Roma debba pensare solo alle prossime partite, che saranno molto difficili. In questo momento è impossibile per qualsiasi squadra che partecipa all'Europa League prevedere chi vincerà la competizione".