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Feyenoord, Dessers: “Il ritiro ci serviva. Dobbiamo stare attenti alla Roma”

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L'attaccante nigeriano alla vigilia della finale di Conference: "Lo stadio è bellissimo, ma un po' troppo piccolo per due grandi club come il Feyenoord e l'AS Roma"

Redazione

Cyriel Dessers, attaccante del Feyenoord, ha rilasciato un'intervista al portale olandese Sporza. Tra gli argomenti trattati ovviamente la finale di domani contro la Roma ma anche il proprio futuro: "Il ritiro ci serviva, perché non avevamo più una competizione. In Portogallo potevamo concentrarci e abituarci al caldo, perché farà caldo anche in Albania. C'è una sana tensione, l'ho sentita dalla partita contro il Marsiglia. Ciò è dovuto anche ai media, ai tifosi, al palcoscenico. Stanno costruendo intorno alla finale, ma anche questo mi piace. Lo stadio è bellissimo, ma un po' troppo piccolo per due grandi club come il Feyenoord e l'AS Roma. Ora sono solo circostanze periferiche. Non ci stiamo lavorando molto. Voglio vincere la finale davanti a 20.000 spettatori, che non cambia con più persone allo stadio". Sulla Roma e Mourinho ha invece aggiunto: "Giochiamo così da quasi 50 partite. Questa è la nostra qualità, non dobbiamo fare cose pazze adesso. Dobbiamo stare attenti alla Roma e alla goffaggine di Jose Mourinho. Sarebbe molto doloroso perdere quel trofeo ora. Farò tutto il possibile per essere a Tirana con la coppa in mano. Potresti vivere una finale del genere solo una volta. Ci divertiremo. Mi sento in fiamme". L'attaccante del Feyenoord ha poi concluso parlando del suo futuro visto che al termine di questa stagione, scadrà il suo prestito dal Genk: "Non so ancora dove inizierò la preparazione il mese prossimo. Saranno settimane emozionanti. Sono molto felice al Feyenoord. Se potessi giocare qui per altri 10 anni, sarebbe meraviglioso. Rimanere a Rotterdam è sicuramente un'opzione. D'altra parte, ora ho 27 anni, forse questo è anche il momento per me di fare il passo all'estero. Va bene, anche l'Olanda è all'estero, ma sono qui da 5 anni e ormai parliamo la stessa lingua. Spetta ai club discuterne. Un ritorno al Genk? Mai dire mai. Ho ancora un contratto lì".