E' sbarcato dieci giorni fa a Fiumicino, lo scorso 2 agosto. Il neo acquisto della Roma Federico Fazio ha già debuttato in maglia giallorossa, mercoledì scorso contro il Latina, e quest'oggi alle 11.00 è stato presentato in sala stampa presso il centro sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria.
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Fazio: “La Roma deve essere competitiva su ogni fronte”. Baldissoni: “Paredes resta” – GALLERY – AUDIO – VIDEO
"La squadra deve lottare, deve competere su tutti i fronti, campionato e coppa. La parola d’ordine deve essere competere, competere, competere"
Prima di passare la parola al nuovo acquisto giallorosso, ad aprire la conferenza è stato il Direttore generale della Roma Baldissoni: “Oggi presentiamo un giocatore di qualità e personalità per la nostra difesa e per il nostro spogliatoio. Vanta più di 230 partite in Europa: ha vinto per due volte un trofeo importante come l’Europa League e una Coppa di Spagna con il Siviglia, ed è campione olimpico e Under 20 con l’Argentina''.
In pochi giorni hai giocato prima con la Primavera e poi il gol all'esordio, te lo aspettavi? Com’è il feeling con Vermaelen?
“Il primo giorno mi sono allenato con la Primavera perché il resto della squadra era ancora a Boston. Mi sono allenato con i più giovani per mantenere il ritmo gara e il lunedì successivo ho conosciuto i miei nuovi compagni e mi sono allenato con loro. Nella partita dello scorso mercoledì mi sono sentito subito molto bene con i miei nuovi compagni, erano 3 mesi che non giocavo per 90’”.
Vista la tua esperienza in campo europeo, cosa serve alla Roma per battere il Porto in una doppia sfida così delicata?
"Sarà una doppia sfida molto difficile, saranno 180 minuti da giocare al massimo. Sarà importante iniziare con il piede giusto in una partita così importante e decisiva come un preliminare di Champions. Fondamentale sarà l’agonismo e la competitività, giocare in Europa e soprattutto in Champions è bellissimo. In Portogallo non dovremo prendere gol ed essere compatti e uniti".
C'è curiosità per capire le tue condizioni fisiche, negli ultimi anni non hai giocato molto. C'era altro oltre ai tuoi problemi fisici?
"Non sono stato bene solo negli ultimi 6 mesi al Tottenham, non ho avuto la continuità che ho avuto in Spagna. A Siviglia stavo benissimo. Sono una persona che dà sempre il massimo e che si allena sempre con intensità. La mia condizione fisica non mi preoccupa”.
Per Baldissoni: Si parla molto di Paredes, accadrà qualcosa di scoppiettante da qui alla fine del mercato?
"Non saprei definire scoppiettante! Paredes è un giocatore acquistato dalla Roma 2 anni e mezzo fa, ed ora si parla molto di mercato per lui. Lo abbiamo valorizzato e piace anche ad altre squadre, ci sono arrivati dei segnali d'interesse ma resterà qui. Nel mercato bisogna fare delle scelte, se ci saranno delle opportunità e, in relazione a quelle che sono le ambizioni del club e dell'allenatore, noi le valuteremo: il mercato è aperto. Leandro ha 22 anni e può ancora migliorare ma non lo cederemo. Ci sono altri giocatori giallorossi sui quali c’è l’interesse di vari club europei”.
Spalletti ti ha già dato indicazioni? Preferisci difesa a 3 o a 4?
“Si in questi primi giorni, ci ha trasmesso la sua passione, il suo carisma ma non siamo entrati nei dettagli. Non c'è un assetto tattico che preferisco, è uguale sono a disposizione totale del mister: posso giocare sia a destra che a sinistra. Spalletti mi ha dato il benvenuto, avremo modo di parlare da domani''.
E' irrecuperabile il gap che c'è tra voi e la Juventus?
“La squadra deve lottare su tutti i fronti: sia in campionato, sia nei preliminari, sia in coppa nazionale. La settimana che verrà è la più importante, dobbiamo iniziare a pensare partita per partita. Ora pensiamo solo ai preliminari di Champions, dopo ci sarà il campionato. La parola d'ordine è competere, competere, competere".
Che differenza hai trovato tra la preparazione atletica italiana e quella inglese\spagnola? Ci puoi dire un tuo pregio e un tuo difetto calcistico?
“Tutti i campionati hanno le proprie differenze. Credo che sono qui in Italia da pochi e il campionato italiano sulla carta è adatto alle mie caratteristiche, non ho paura dell'ambientamento. Il mio punto di forza penso sia quello di lottare sempre, ho voglia di vincere e spero di farlo qui sin da quest’anno’’. Sul punto debole interrompe il dg Baldissoni: "Non compriamo giocatori con difetti"
Avresti mai immaginato di poter giocare un giorno in Italia? Che idea avevi della Roma? C’è un difensore in particolare, che ha militato nel campionato italiano, al quale ti ispiri?
“Ho avuto la fortuna di giocare sia in Inghilterra e in Spagna ma mi sono sempre posto l’obiettivo di venire a giocare in Italia, a maggior ragione in una squadra come la Roma: è la squadra italiana più importante ed è un orgoglio per me giocare per una tifoseria così calda, non vedo l'ora di scendere in campo all'Olimpico. Mi ispiro, essendo argentino, a Samuel che è un ex giallorosso ed un ex del Boca, la mia squadra del cuore. In Argentina, quando c’è un Nazionale che gioca in una squadra estera, trasmettono le partite di quella squadra e io seguivo Samuel quando giocava in Italia. Un altro mio modello calcistico era Gabriel Milito”
Prima di venire a Roma hai parlato con Baldini? Quest’ultimo ha avuto un ruolo nella trattativa che ti ha portato qui?
“Non ho parlato con lui prima di venire qui, ma ho parlato con lui quando sono andato al Tottenham: questa trattativa è stata condotta esclusivamente tra club”.
Sei stato convinto a venire da Perotti?
“E' un mio caro amico e sono venuto a trovarlo a marzo e già mi parlava bene di tutto l'ambiente della Roma, soprattutto del club e dell’affetto che trasmette questa tifoseria. Poter condividere nuovamente con lui lo spogliatoio, dopo averlo fatto per 7 anni, è un grande orgoglio. Sono felice di averlo ritrovato qui. Tra noi ci siamo detti che mantenere per così tanti anni un’amicizia nello stesso spogliatoio e' una cosa molto rara nel calcio moderno".
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