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Fassina: “La povertà dilaga, ma la priorità del Governo è dare 100 milioni per lo stadio di Pallotta”

Le parole del consigliere di Sinistra per Roma: "L'impianto, che non è della Roma ma di Parnasi e del presidente americano, è una copertura per un grande business center"

Redazione

Sono giorni cruciali per lo stadio della Roma. Oggi Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma, è tornato a parlarne attraverso i microfoni della trasmissione 'Te la do io Tokyo' su Centro Suono Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

Si è parlato molto del progetto stadio. Ora si scopre che il famoso Ponte di Traiano lo pagheremo noi. Qual è la sua posizione?

La mia posizione, e lo dico con grande rispetto, è che il progetto aveva dei vizi molto seri dall'inizio, a iniziare dall'area scelta. Lo stadio, che non è della Roma ma di Parnasi, è una copertura per un grande business center che metteva tanti immobili commerciali in un'area con tanti uffici. Ora è arrivato il Governo che non riesce a trovare soldi per finanziare i trasporti di Roma, per stabilizzare i precari, e invece da un giorno all'altro trova 100 milioni per Pallotta e Parnasi. Ricevo tanti insulti su internet, ma date le priorità e le drammatiche emergenze di Roma, come le persone che dormono per strada. Eppure la priorità del Governo, della Regione e del Comune, è dare 100 milioni al signor Parnasi e al signor Pallotta.

Come si spiega questo assist del PD ai Cinque Stelle? È stato Lotti a dare il via libera per il Ponte di Traiano. È una cosa politica strana.

I 100 milioni servono alla campagna elettorale di Zingaretti e del PD. Giachetti è stato chiaro, ha detto che lo stadio si fa grazie al PD. La propaganda politica in vista delle elezioni è questa, serve alla campagna elettorati di Ziungaretti. Ancora una volta va a favore dei soliti noti. La città è in condizioni drammatiche. Oggi abbiamo rallentamenti micidiali della linea B della Metro per i pochi treni, e diamo 100 milioni a Pallotta.

Era meglio il primo o il secondo progetto?

Dare cubature a un privato vuol dire dargli un bene pubblico, comune. Gli si dava un pezzo di territorio, di bene paesaggistico romano. Il taglio delle cubature ha avuto un riflesso sugli equilibri. I 100 milioni sono sottratti ad altre esigenze. Era insostenibile il primo progetto come lo è il secondo. Si dovrebbe recuperare un minimo di senso della realtà e concentrarsi sulle priorità di Roma. C'è il Flaminio che potrebbe essere sistemato con una cifra nettamente inferiore. A Roma c'è una povertà dilagante, eppure il Governo dà 100 milioni così.