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Fantasia e sacrificio, ecco il piano di Mourinho per Zaniolo al top

Roberta Moli

Come faceva Eto’o all'Inter, Zaniolo deve capire come e quando rientrare e coprire

Zaniolo doveva abbassarsi di più con Karsdorp”. Più che una frecciata a Nicolò, come qualcuno ha voluto interpretare, questa frase di Josè Mourinho racconta molto, moltissimo, di quello che vuole il portoghese dai suoi giocatori, in particolare gli esterni d’attacco. A Mou piace avere sulla fascia giocatori di fantasia e potenza fisica, gli piace però soprattutto che rientrino a dare una mano ai terzini. Lo ha fatto Eto’o all’Inter, lo facevano persino Ozil e Ronaldo al Real (ma con Marcelo era facile per tutti), ha provato a farlo con Son e Dele Alli. Proprio all’inglese, come si vede nella serie “All or nothing”, Mourinho dice: “Non devi essere pigro in allenamento perché tra qualche anno quando ti guarderai indietro avrai rimpianti se non avrai fatto tutto il possibile”. A Zaniolo, tutto si può dire tranne il fatto che sia “lazy”, come Dele Alli. Anzi, spesso Nicolò va frenato. Però lui deve imparare ad essere più disciplinato tatticamente.

Come Zaniolo può crescere con Mourinho

Questo significa che Zaniolo deve capire come e quando rientrare e coprire. Come faceva appunto Eto’o che, grazie al suo immenso talento, all’esperienza e al rapporto di fiducia reciproca che c’era con Mourinho, sapeva perfettamente in quali momenti correre a coprire e in quali restare in attacco. Proprio per dosare le energie, anche a costo di rinunciare a qualche tiro in più. Con Mou Eto’o ha segnato 28 gol in 83 partite ma ha vinto tutto, Zaniolo deve guardare alla luna e non al dito, con la consapevolezza che possa arrivare un po’ meno davanti al portiere avversario. Se seguirà Mourinho, la sua carriera potrà davvero avere una svolta. E ne beneficerà senza dubbio anche la sua avventura in Nazionale perché a Mancini piacciono quei giocatori che tornano sempre a dare una mano. Anche in questo caso, dosando le energie nel modo giusto. Magari prendendo spunto proprio da queste parole di Eto’o, che con Mou, per inciso, non ha sempre avuto un rapporto facile: “Io sulla fascia? Ne parlammo prima di una partita contro l’Udinese. Io l’ho seguito perché sapevo che mi aveva voluto all’Inter mandandomi la maglia numero 9 e a lui non potevo dire di no. Come è andata lo sapete tutti”.

Le parole di Ciccio Graziani

Di questo, tra l’altro, ha parlato oggi Ciccio Graziani a ReteSport: “Ho l’impressione che Mourinho chieda a Zaniolo lo stesso lavoro che chiedeva a Eto’o. Lui lo fece, anche perché altrimenti non avrebbe giocato, e adesso Mourinho dovrà convincere Zaniolo a fare questo tipo di lavoro. Ma Mou è molto bravo in queste cose, anche se Zaniolo non è molto convinto lo diventerà”.