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Ecco Andreazzoli, il tattico che fece grande la Roma

(di Andrea Corradetti) Toccher? ad Aurelio Andreazzoli il compito di guidare, sino a fine stagione, le sorti di una Roma che mai come ieri ? apparsa fragile e demotivata.

Redazione

(di Andrea Corradetti) Toccher? ad Aurelio Andreazzoli il compito di guidare, sino a fine stagione, le sorti di una Roma che mai come ieri ? apparsa fragile e demotivata. Il tecnico apuano, classe 1953, molto amato dall'ambiente giallorosso, ? un conoscitore profondo di Trigoria, da lui calcata per la prima volta nel lontano 2005. Dopo anni di dilettantismo in seconda categoria, il buon Aurelio appende gli scarpini al chiodo e si dedica alla carriera da allenatore. Inizialmente alla guida dell?Ortonovese, Andreazzoli diventa ben presto tecnico stimato del settore giovanile della Fiorentina. Un?avventura poco fortunata in C1 con la Massese e poi l?incontro che gli cambier? una volta per tutte la vita: quello con Luciano Spalletti. Incontratisi per la prima volta a Coverciano, i due diventeranno praticamente inseparabili. Prima l?esperienza ad Empoli e poi l?approdo all?Udinese, dove il tecnico di Certaldo riuscir? addirittura a regalare ai friuliani la prima qualificazione Champions della loro storia. Nel luglio del 2005 finalmente la Roma, dove i due, dopo un periodo di normale ambientamento, inventeranno quel 4-2-3-1 che da quel momento in poi cambier? la storia del calcio europeo. In quattro anni la squadra giallorossa otterr? due secondi posti, due trionfi in Coppa Italia e una Supercoppa Italia, senza dimenticare la doppia eliminazione ai quarti di finale di Champions League per opera del Manchester United (in una gara di Champions contro l?Olympiakos Taddei gli dedic? addirittura la sua famosa finta ?Aurelio?). Tornato alla Roma per fare il vice di Montella, ad Andreazzoli toccher? adesso il compito pi? difficile: restituire dignit? a tutto l?ambiente giallorosso.