Arkadiusz o Edin. La maglia numero 9 della Roma da settimane vive un ballottaggio tra Dzeko e Milik degno delle presidenziali americane. Così come negli Usa (ci scusi il bosniaco per il paragone) nelle ultime ore si registra aria di cambiamento a Trigoria. Dalla quasi certezza di puntare ancora su Dzeko si è passati dal dubbio e ora dalla consapevolezza che potrebbe essere arrivato il momento di cambiare politica in attacco.
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Dzeko-Milik: ballottaggio allo sprint. È l’ora della scelta
Il polacco è diventato una ghiotta occasione grazie alla rottura col Napoli che ha abbassato drasticamente le richieste. Oggi servono 25 milioni (in 4 rate)
MILIK RISALE, ECCO PERCHE’
Il polacco è diventato una ghiotta occasione grazie alla rottura col Napoli che ha abbassato drasticamente le richieste. Oggi servono 25 milioni (in 4 rate) per assicurarsi Milik che dal canto suo non vede l’ora di fare le valigie da Napoli. Una valutazione quasi dimezzata rispetto a un mese fa e condizionata ovviamente dal contratto in scadenza dell’ex attaccante dell’Ajax. Niente contropartite (Under dovrebbe restare) e polemiche anti Covid in soffitta. Almeno per un po’. Il sì alla Roma del polacco (pronto a firmare un quadriennale da 5 milioni), a dire il vero, risale a fine agosto quando Dzeko sembrava a un passo dalla Juve. A settembre è accaduto di tutto: la caccia a Suarez, il crack di Zaniolo e l’arrivo di Friedkin. Così la questione Edin è finita in ghiacciaia sia a Torino sia a Roma. Oggi la temperatura è risalita con forza.
I DUBBI DI DZEKO
Andrea Pirlo ha rimesso Dzeko al centro del suo progetto offensivo. E quando ti assicurano un posto da titolare al fianco di Cristiano Ronaldo e Dybala è difficile dire di no. Edin non lo ha fatto, ma nemmeno spinge per andare via da Roma dove è nata da poco la terza figlia. Così la frase di Fienga (“Dzeko è il nostro capitano e lo sarà finché vorrà”) sembra un facile assist per mettere il bosniaco spalle al muro. In realtà la palla passa a Friedkin. Di fronte ad una adeguata offerta bianconera la sensazione è che Dzeko stavolta possa dire addio a Trigoria dopo i tentativi a vuoto di Chelsea e Inter. Insomma: Edin stavolta non si “incatenerà” ai cancelli e nessun dirigente gli proporrà un aumento. Anzi. Anche perché nel progetto di medio termine del nuovo presidente c’è più spazio per un 26enne come Milik rispetto a un quasi 35enne come Edin. Pronti allo switch quindi? Sembrerebbe di sì, ma decisivo sarà il summit tra Roma e Napoli che avverrà entro 3-4 giorni. La maglia numero 9, nel frattempo, attende fremendo ma a meno di una settimana da Verona-Roma potrebbe restare negli spogliatoi. Qualche giorno dopo c’è la Juve all’Olimpico. E comunque vada sarà uno scherzo del destino. Proprio come piace agli americani.
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