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Di Francesco: “Nainggolan ce lo teniamo stretto. Al lavoro con Monchi per avere 22 titolari”

Le parole del nuovo tecnico della Roma dal ritiro di Pinzolo: "Cerchiamo un vice-Dzeko, due esterni d'attacco, un difensore centrale e un terzino sinistro"

Redazione

Nel quarto giorno del ritiro di Pinzolo, il nuovo allenatore della Roma Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfono di Sky Sport. Ecco le sue parole:

C'è tanto calore dei tifosi attorno a Di Francesco. E' una sorta di ritorno a casa?

Sì. Lo striscione diceva benissimo "bentornato". Dopo essere stato calciatore e poi dirigente, è una grande soddisfazione essere diventato l'allenatore della Roma. Il calore della gente aiuta ad approcciarsi al meglio a questa nuova avventura.

Che tipo di allenamento avete impostato in questi giorni?

Il mio solito metodo di lavoro, partendo sempre dai concetti, sia quelli offensivi che quelli difensivi. Curiamo tutte e due le fasi. La prima cosa da fare è quella di cercare di dare un'impronta a una squadra che deve cercare di essere sempre corta, in tutte e due le situazioni. Lo faremo lavorando un po' sulla testa dei ragazzi. Qui mancano tanti, però ci sono tanti ragazzi interessanti, e alcuni faranno parte della rosa del prossimo anno. Sto facendo le mie valutazioni e allo stesso tempo sto cercando di trasmettere l'idea di calcio che ho. Farò altrettanto quando si uniranno gli altri in America.

Che tipo di preparazione atletica avete impostato?

Le due cose vanno abbinate: penso che la parte atletica vada abbinata a quella tecnico-tattica. Quando mi metto in mezzo al campo, cercando di spronare i ragazzi a dare il meglio di sé, il mio ruolo diventa fondamentale, di grande motivazione. Tutto è calcolato e monitorato. Ovviamente l'integrazione della parte a secco è fondamentale. Quando non si riesce a raggiungere gli obiettivi primari e fisici con il pallone, lo si fa con il lavoro a secco.

Florenzi è tornato in campo. A che punto è il suo recupero?

Si è già lamentato che ha fatto troppo con la palla! Non è più abituato! (ride, ndR) Ha grande volontà, ha il desiderio di tornare il prima possibile, però non bisogna affrettare i tempi, si è già rifatto male una volta. Il termometro principale devono essere le sue sensazioni. Non bisogna essere frettolosi, ma si devono rispettare i tempi. Per certi infortuni meglio aspettare 15 giorni in più che in meno.

Gonalons usato come jolly. E' un regista, ma può giocare anche da mezzala nel 4-3-3 quando tornerà De Rossi?

Inizialmente no. Farò le mie valutazioni, ma, non avendo De Rossi, adesso c'è solo lui come centrale di centrocampo e lo utilizzo spesso con la casacca da jolly, anche se a me piace fare esercitazioni con il jolly perché mi permettono di dare più certezze ai giocatori. Essendo arrivato adesso, lui ha bisogno di capire meglio i movimenti: più è al centro del gioco, meglio riesce a recepirli. Lui e De Rossi saranno i vertici bassi della squadra, si giocheranno con continuità il posto. Con Monchi stiamo cercando di avere 22 titolari. Ci si lamenta sempre che non si ha la panchina. Cerchiamo di mettere maggiore competitività in tutti i ruoli per avere giocatori che in ogni momento possano darci dei risultati positivi quando verranno impiegati.

Pellegrini? Cosa ha di speciale?

E' un giocatore universale, interpreta al meglio il ruolo del centrocampista, è una mezzala di grande qualità. Ha la capacità di fare giocate, assist e gol. Lo ha dimostrato in questi anni al Sassuolo. La sua migliore qualità è la disponibilità, la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Chiedo molto a questi ragazzi e lo faccio anche con quelli più grandi: nel calcio si può sempre migliorare.

La Roma ha il miglior centrocampo in Italia in questo momento?

Diciamo che è un ottimo centrocampo. Sono molto contenti di averli a disposizione.

Ai corteggiatori di Nainggolan cosa risponde?

Che è un giocatore forte e che noi ce lo vogliamo tenere stretto, questo è il mio obiettivo e quello della società. Lo avremo sicuramente negli Stati Uniti, per cui io sono molto sereno. E' un giocatore che ha qualità veramente importanti. Sa interdire e al tempo stesso sa attaccare e fare gol. Queste sono qualità che una mezzala deve avere.

Totti? Vi siete sentiti in questi giorni? Che aiuto potrebbe dare?

Deve scegliere lui. Francesco è abbastanza grande per poter decidere quale sia il ruolo migliore per lui. Monchi ha voluto far capire a Francesco che qualsiasi cosa voglia fare, noi siamo pronti ad accettarlo con piacere. E’ normale che non possa fare l’allenatore visto che ci sono già io… Al di là delle battute, quando Francesco rientrerà a lavorare con noi, sarà sicuramente un valore aggiunto per noi. Mi potrà dare una grande mano per capire tante dinamiche, ha grande conoscenza del carattere e delle caratteristiche di determinati giocatori. Per me può essere solo d'aiuto.

Cosa le ha chiesto Pallotta a Londra?

Entusiasmo e la voglia di essere competitivi in tutte le competizioni che andremo a giocare, cercando di dare fastidio alla Juve in campionato, ma anche cercare di migliorarsi nelle altre competizioni. E' questo l’obiettivo della società ed è giusto che sia così. Dopo aver fatto un campionato straordinario come quello dell'anno scorso, si cercherà di fare qualcosina di più.

Il Napoli è da scudetto?

Il Napoli è una squadra che ha un'identità e che sa quello che vuole. Ovviamente per me ci vorrà un po' più di tempo per plasmare la squadra, ci saranno anche nuovi innesti. Abbiamo cambiato un po' di più del Napoli, ma questo non deve essere per forza uno svantaggio.

Il Milan ha comprato tanto. Torna in ballo per la corsa al vertice?

Ha fatto acquisti importanti, ma io penso che si debba guardare più alla qualità dei giocatori che alla quantità. Io voglio questo dalla mia società, cercando di mettere in rosa nuovi giocatori senza essere frettolosi nell'andare a scegliere il primo che capita. Stiamo facendo acquisti immediati, è quello che ho chiesto a Monchi. Stiamo facendo tantissime valutazioni per quella che sarà la nostra campagna acquisti. Cercheremo di essere competitivi, come sta cercando di fare il Milan. Ha detto bene Montella: cercheranno di rientrare in Champions. Ciò significa che lotteranno anche per lo scudetto.

L'Inter?

Anche loro stanno costruendo. Di sicuro hanno un ottimo allenatore di grande esperienza, potranno lottare per il vertice. Credo che queste squadre si siano rinforzate, non solo dal punto di vista tecnico ma anche societario. Cominciano ad essere società più solide rispetto a prima.

Qual è l'obiettivo stagionale?

Cercare di vincere il più possibile. Nel calcio bisogna anche somatizzare al meglio le sconfitte, una cosa che a Roma spesso non riesce, ma il desiderio è quello di poterlo fare il meno possibile. Vogliamo centrare più obiettivi possibili cercando di portare a casa più vittorie possibile. E' una parola che mi piace sentire, cerco anche di trasmetterla ai miei ragazzi.

Cosa manca ancora alla Roma?

Innanzitutto l'alternativa a Dzeko, due esterni offensivi, un terzino sinistro, un centrale difensivo. Un po' di nomi li ho dati. Visto che a centrocampo ce li abbiamo, dobbiamo andare un po' a toccare gli altri reparti.

Il gap con la Juve è lo stesso, si è ridotto o è aumentato?

E' difficile fare una fotografia in questo momento. Noi dobbiamo mettere dentro ancora tanti giocatori per poter fare valutazioni. Spesso si è troppo frettolosi. Bisogna fare le cose in maniera ponderata, nel modo giusto, cercando di mettere nella squadra i giocatori che servono. Poi ne parleremo

Oggi Perotti ha detto: "Conosciamo tutti Nainggolan, ha scherzato". Anche lei sposa questa linea?

Per forza. La sposo. Dal mio punto di vista Salah è stato poco elegante, poteva evitare di fare un commento del genere visto che lui è uno di quelli che è voluto andare a giocare in Premier League. Ha fatto una scelta, va rispettata, però ritengo che questo lavoro debbano farlo altri, non i calciatori.