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Di Francesco: “Al Camp Nou con la nostra identità. Napoli e Juve hanno qualcosa in più”

Le parole del tecnico giallorosso: "Non faremo come Mourinho nel 2010, quando sarà possibile dovremo andare nella loro metà campo. I tifosi mi dicono 'daje ce la famo', ci vuole rispetto e non paura"

Redazione

A margine della Panchina d'Oro, evento che ha visto vincitore Massimiliano Allegri come miglior tecnico della passata stagione, ha rilasciato alcune dichiarazioni il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco. Ecco le sue parole: “Pensavo Gasperini meritasse la Panchina d'Oro, la novità poteva essere lui che ha fatto cose straordinarie. Ha vinto comunque un allenatore che sta facendo un grandissimo lavoro con continuità".

Si torna a Trigoria per lavorare.

In 22 giorni abbiamo 7 partite fondamentali, a partire da quella di Bologna. Poi avremo la Champions. È il momento più delicato della stagione.

Come si ferma Messi e il Barcellona?

È una bellissima domanda. Bisogna dimostrarlo sul campo, non a chiacchiera. È una bellissima sfida, siamo contenti di esserci ma non da fare una passeggiata. Dobbiamo avere un atteggiamento giusto, non avere paura ma grandissimo rispetto.

L'ultimo che riuscì a mettere in difficoltà con la tattica all'italiana fu Mourinho nel 2010.

Non credo di avere questo atteggiamento tattico, di affrontare il Barcellona in questo modo. Ritengo che bisogna non perdere la nostra identità sapendo che davanti abbiamo una squadra che potrebbe farci abbassare con la sua grande qualità di palleggio. Il pensiero che devo trasmettere alla squadra sarà quello di dover fare una gara non di attesa, ma quando è possibile andare nella metà campo avversaria.

La panchina della Nazionale è una posizione scomoda?

Allenare la Nazionale è una posizione comoda. Come in tutte le grandi panchine, come la mia quando sono arrivato a Roma, le difficoltà si trovano. Ha perso la prima gara però bisogna guardare anche in prospettiva. Allenare la Nazionale non è mai facile specialmente in questo momento storico.

Domani sera in campo coi giovani o ancora veterani?

Non lo scelgo io. Devo parlare per me. Lui ha fatto la scelta di portare sia giovani sia vecchi, credo che il mix sia la cosa giusta.

Chi voterebbe come commissario tecnico?

In questo momento sono stati molto chiari, sia Di Biagio sia gli altri si stanno giocando delle possibilità importanti. Dipenderà da chi si rivelerà, è inutile fare nomi adesso. Credo che l’allenatore da mettere in Nazionale debba avere esperienza, Gigi non ce l’ha però ha ottime capacità.

Szczesny ha detto che se Florenzi si vuole migliorare deve andare a Torino.

Non l’ho sentito, non mi interessa, Szczesny può dire quello che gli pare. Noi ci teniamo stretti Florenzi, parlare di mercato in questo momento non è il caso visto che siamo alle porte di partite molto importanti, interessa più a voi che a me.

Il tecnico ha poi parlato a Sky Sport.

Lei per chi ha votato?

Ho votato per Gasperini perché ha fatto veramente grandissime cose all’Atalanta e meritava ma allo stesso tempo ha vinto un allenatore che ha fatto benissimo.

Quanto le dà fastidio non poter combattere per il primo posto?

Preferisco non guardare troppo indietro. Avremmo potuto fare sicuramente meglio. C’è stato un periodo difficile in cui abbiamo fatto veramente pochi punti ma ho sempre ritenuto che Napoli e Juventus avessero qualcosa in più di noi.

Come si fa a non pensare al Barcellona?

Ovvio che c’è il pensiero ma dobbiamo pensare prima al Bologna che per noi è una partita importantissima per mantenere il terzo posto. Andremo a giocare una partita che ci deve dare una grande soddisfazione e dobbiamo affrontarla con la spigliatezza e con il desiderio di far bene.

Come si ferma Messi?

Non dobbiamo fermare Messi ma il Barcellona. Hanno il giocatore più forte al mondo, non esiste una marcatura a uomo ma una con particolare attenzione sì.

Con quale spirito si affronta questo momento?

I tifosi mi dicono sempre: “Daje ce la famo”. Va affrontata con grande rispetto ma senza paura, è una cosa che dobbiamo allontanare.

C’è una cosa per la quale non è soddisfatto?

Adesso è presto per dirlo. Avremmo voluto avere qualche punto in più in campionato però il fatto di essere andati avanti in Champions significa che abbiamo fatto qualcosa di importante. Quello che dico sempre ai miei ragazzi è di non accontentarsi.

Ha votato per Gasperini, ma ci avviciniamo a Juve-Milan. C’è qualcosa che ruberebbe ad Allegri o Gattuso?

Ringhio sta facendo molto bene, è giovane ed alla sua prima esperienza. Allegri è molto bravo nella comunicazione e ha vinto tanto, ma io non devo rubare niente a nessuno cercare di essere me stesso e cercare di migliorare il mio modo di lavorare.

Successivamente Di Francesco ha parlato anche a Roma TV. Ecco le sue dichiarazioni:

Momento di aggiornamento degli allenatori.

Al di là che sono obbligatori, ci sono cose importanti da affrontare, si viene una volta l’anno. Penso sia doveroso e giusto.

Ora ci sarà un rush finale di alto livello.

Aspettiamo i nazionali, speriamo tornino nelle migliori condizioni, ce ne sono tanti fuori.

Si deve alzare di nuovo la concentrazione in vista del Barcellona?

Dico la stessa cosa che dissi prima dello Shakhtar, è importante fare bene a Bologna in campionato per affrontare al meglio il Barcellona. Non mi piace guardare oltre, guardiamo partita dopo partita. Normale che l’attesa è sentita da tutti, anche da noi, ma oggi abbiamo il Bologna in testa.

Quanta soddisfazione dà sapere che l’Olimpico sarà pieno col Barcellona?

Me la dà ma spero di poterlo riempire ancora, noi dobbiamo avere il giusto entusiasmo e rispetto per una squadra forte ma non si deve avere paura.