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De Rossi, tornano le luci a San Siro: 39° trasferta milanese per cancellare i ko di Mou

De Rossi, tornano le luci a San Siro: 39° trasferta milanese per cancellare i ko di Mou - immagine 1
E' lo stadio dove De Rossi ha giocato di più dopo l'Olimpico. Nyon gli ha regalato la possibilità di vendicare le due sconfitte subite con Mourinho
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Tornare alla Scala del calcio, cinque anni dopo. Senza scarpini ai piedi, ma con una responsabilità doppia e il sogno di far arrivare la Roma alla quarta semifinale di fila in Europa. Daniele De Rossi ritrova San Siro, lo stadio che lo ha visto più volte in campo dopo l’Olimpico. Per l’esattezza 38 volte tra Inter e Milan, in tutte le competizioni (due finali di coppa Italia risultano fuori casa solo per il regolamento). Nel complesso invece sono 32 i precedenti contro i rossoneri: 12 vittorie per Daniele, 10 pareggi e 10 sconfitte. Ma torniamo alle luci di San Siro. Con gioie e dolori, vittorie e cocenti sconfitte. Dal gol nel 3-3 del 2009 quando Roma e Inter si giocavano scudetti e coppe Italia all’ultima rete nel 4-1 al Milan firmato Spalletti nel 2017 passando per i rigori in Supercoppa: quello decisivo nel 2007 nel e quello ininfluente di due anni dopo. Ma non basterebbe un sito intero per raccontare tutti gli scontri tra DDR e le squadre milanesi a San Siro. Dove Daniele tornerà giovedì sera, a sorpresa. Perché quando ha firmato per la Roma non c’erano impegni in agenda a Milano. Lì si era appena consumato l’ultimo atto di Mourinho, lì Lukaku e compagni avevano già giocato con l’Inter. Perdendo male.

L’urna di Nyon ha concesso l’occasione della rivincita alla Roma. De Rossi spera di far tornare a brillare la luce in uno stadio che ha visto le prestazioni più brutte dei giallorossi in questa stagione. Stavolta niente timori, ma una squadra che proverà a fare la partita e a sfruttare le frequenti disattenzioni difensive della squadra di Pioli. Il derby vinto sabato ha riconsegnato certezze alla Roma che con DDR ha sbagliato poco o nulla. Pochi calcoli giovedì, poco turn over anche se il tour de force impone qualche accortezza. L’obiettivo primario resta quella di tornare in Champions, condizione che potrebbe non essere necessaria al rinnovo di De Rossi ieri “celebrato” anche dai Friedkin sui canali social del gruppo texano. 

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