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De Rossi: “Bravissimi su un campo molto difficile. Dobbiamo vincerle tutte”

Le parole del centrocampista giallorosso al termine del match vinto dalla Roma sul Genoa per 1 a 0

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Genoa per 1 a 0 è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il centrocampista giallorosso, Daniele De Rossi.

DE ROSSI A PREMIUM

Un messaggio importante al campionato.

Si abbiamo fatto molti passi falsi in trasferta, qui ci hanno perso in tanti, non ti fanno giocare. Era difficilissimo, sono stati aggressivi, ma siamo stati bravissimi.

Avete vinto una partita sporca. Sul pezzo per tutta la partita.

Solo ad Empoli e Cagliari non abbiamo fatto il nostro. Anche a Firenze siamo stati bravi, mentre a Torino e Bergamo sono stati più bravi loro. Le partite sporche le abbiamo sempre giocate bene. Oggi era molto difficile e siamo contenti.

Avete riallungato sul Napoli e accorciato sulla Juve.

Anche il Napoli ha vinto, è un campionato difficile, speriamo di stare lì fino alla fine mantenendo questa attenzione nei dettagli. Oggi bene tutti, anche chi era ammonito è stato attento. Dobbiamo continuare così.

Mercato?

Lo sai già come ti rispondo. Non sono cose che mi riguardano. Certo se arrivano Ronaldo e Messi sono contento, ma non metterò mai bocca sul mercato.

DE ROSSI A SKY

Questo è un campo dove hanno perso Juventus, Fiorentina e Milan. Che significato ha questa vittoria in trasferta che mancava dal 26 ottobre?

Un grande significato. Era una partita difficilissima, le sconfitte che hanno subito qui queste grandi squadre lo dimostrano. Anche il modo in cui abbiamo raggiunto la vittoria è stato molto positivo e molto importante. Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo, abbiamo subìto un tiro in tutta la partita. Siamo stati bravi e attenti. Secondo me questa è la strada.

Partita molto fisica, considerando il ritmo alto che cercava di imporre il Genoa.

Su 38 partite, non credo ce ne sarà una del Genoa che non sarà fisica. Juric e Gasperini, che è il suo maestro, interpretano questo calcio molto aggressivo, uomo contro uomo. Per forza di cose stando attaccati ci sono dei contrasti, degli scontri e dei rimpalli. C’era da mettersi gli scarponi da lavoro, lo abbiamo contento e sono contento perché era veramente difficile.

Il 2017 si apre con una vittoria fuori casa, con il cambio di marcia in trasferta che chiedeva Spalletti.

Anche perché il cambio di marcia in casa è difficile visto che le abbiamo vinte tutte. Se le avessimo vinte tutte anche in trasferta, saremmo stati già campioni d’Italia. Le partite si perdono in Serie A, il campionato è difficile. Dobbiamo entrare nell’ottica che non dobbiamo mai più perdere, dobbiamo vincerle tutte. Questo è stato quello che abbiamo dimostrato oggi in campo. Domenica a Udine sarà ancora più difficile. Questo è quello che ci aspetta in questo campionato.

DE ROSSI A ROMA TV

Partite che fanno la differenza queste?

Sì, una delle trasferte più difficili nel campionato, hanno perso in tanti e continueranno così. Sono una squadra forte, fastidiosa, non ti lasciano giocare a calcio, venire qui e vincere meritatamente con tante occasioni era importantissimo e molto difficile.

Gli allenatori avversari dicono che è una Roma più attenta in difesa.

Siamo tutti più attenti alla fase difensiva, non è bellissimo parlare dei singoli, ma quando torna Ruediger hai centimetri che sono molto impotanti, aspettiamo Vermaelen, Alessandro che fa tutti i ruoli e non ho citato Mario Rui, che si è rotto anche lui. Abbiamo sbagliato delle partite ma anche con tanti infortuni importanti e questo ti segna.

La Juve sta lì, il Napoli risale.

All'inizio era quello il podio che potevamo immaginare, magari speravamo non fossero quelle le posizioni con la Juve lì sopra. Ora siamo a -1, ma recupereranno le partite che magari vinceranno, ma non diciamolo troppo forte altrimenti ci credono anche Crotone e Bologna.

Che peso date a questa vittoria?

Lo dicevamo prima della partita, si fanno le tabelline di marcia con i programmi 'qui noi vinciamo, loro perdono', se fossero rispettate avremmo già vinto 15-16 campionati. Però analizzavamo la trasferta, una partita diffcilsiima, importante e delicata, uno stadio dove tanti hanno perso punti e tanti li perderanno. Vincere una partita in maniera bella, grintosa, da squadra unita, sarà importante per il continuo.

Ci racconti la tua ammonizione che ti farà saltare Udine.

Neanche avevo iniziato a protestare, sono il capitano quando non c'è Francesco e il ruolo lo prevede. Avevo visto il calcione su Fazio e ho pensato fosse rigore, ora non so se era effettivamente così. Sono andato a protestare, neanche ho aperto bocca e già aveva tirato fuori il cartellino. Gli arbitri sono una squadra, si confrontano, io per tanti anni sono stato un giocatore difficile da gestire, protestavo troppo, ora sono migliorato ma forse raccolgo i frutti del passato. Ho preso 5 ammonizioni nel girone d'andata e per uno come me ci stanno, anche con la Samp però è stata un'ammonizione strana e anche a Torino non ne parliamo. Ne ho evitate altre, sono stato bravo in area ad alzarmi subito sennò 'apriti cielo'.

Hai detto 'ci mettiamo gli scarponi'.

Sì non sapevo che espressione usare, ho guardato il campo che non era degno di uno degli stadi più belli d'Italia, era un disastro. Quando vai a lavorare nel fango ti devi mettere gli scarponi, lo abbiamo fatto, ci siamo calati in questa realtà, abbiamo fatto battaglia calcistica e siamo stati bravi.