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Da Bodo a Venezia e Udine: senza Mkhitaryan in regia per la Roma sono dolori

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L’armeno, assente ieri per squalifica, è diventato fondamentale a centrocampo. Senza di lui la squadra ne risente e adesso il rinnovo diventa una priorità

Redazione

“Mkhitaryan crea un’elevata dipendenza”. Fortunatamente non è un pacchetto di sigarette o un cibo ipercalorico. Ma la Roma ha scoperto di non poter fare a meno dell’armeno in mezzo al campo. Da quando Mourinho lo ha reinventato regista la sua stagione ha subito una svolta. In termini realizzativi sono lontani i numeri delle prime due stagioni in giallorosso, solo 3 gol rispetto ai 13 dell’anno scorso, ma la sua presenza sul terreno di gioco è fondamentale. Soprattutto nelle gare contro squadre “chiuse” in difesa e che effettuano un pressing costante sul portatore di palla. Le assenze di Mkhitaryan coincidono con le peggiori partite dell’annata giallorossa. La disfatta di Bodo in Conference, la rocambolesca sconfitta con il Venezia e i due pareggi con il Verona e con l’Udinese. Entrambi raggiunti negli ultimi minuti con dei colpi di fortuna. Anche lo Special One ha ribadito la sua importanza in conferenza qualche settimana fa: “Non sono tanti i giocatori che hanno una stagione uniforme a un livello molto alto. Sono pochi. Per essere onesto, se devo scegliere un giocatore dei nostri con una stagione a livello alto è Mkhitaryan. È uno che risolve problemi, può giocare in diverse posizioni, mantiene un livello più alto di performance”. La presenza del 77 giallorosso nelle ultime due gare di marzo sarà fondamentale. La Roma si gioca la stagione ed è l’unico in grado di accendere la luce a centrocampo

Prestazioni e leadership: il rinnovo si avvicina

Il rapporto tra Mkhitaryan e Mourinho ai tempi del Manchester non è stato del tutto romantico, anzi a dir poco pessimo. Il calciatore ha abbandonato i Red Devils a causa del conflitto con l’allenatore portoghese: “Una volta dopo una partita mi disse che dovevo pensare ad allenarmi di più. A quel punto pensai: 'Non ho altro da fare qui a Manchester. Lavoro duramente, presso, segno, aiuto la squadra e qualcuno è pure insoddisfatto”. L’annuncio di Mou il 4 maggio, aveva fatto pensare ad un addio a fine stagione. Ma l’armeno è rimasto ed è diventato fondamentale nello scacchiere tattico. Adesso, però il rinnovo deve diventare una priorità a Trigoria. Dopo il derby ci sarà la sosta per la nazionale ma lui rimarrà nella capitale e sarà l’occasione per parlare del prolungamento del contratto. Il centrocampista percepisce 4 milioni di euro all’anno, cifra ritenuta alta per un calciatore di 33 anni. Con un adeguamento al ribasso dello stipendio si potrà pensare di far continuare il matrimonio tra la Roma e Mkhitaryan. Abbondate le sirene russe, Pinto ha la possibilità di chiudere l’accordo con l'entourage di Raiola che al momento non è in condizioni di salute per intavolare personalmente la trattativa.

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Obiettivo derby: il precedente dell’anno scorso può far sperare

Archiviato il pareggio contro l’Udinese la Roma deve pensare immediatamente al ritorno con il Vitesse e alla gara con la Lazio. La Conference è un obiettivo come ha dichiarato anche Mkhitaryan nelle scorse settimane. La stracittadina sarà importante per non deprimere la piazza. Dopo aver saltato i primi due derby nel 2019/2020, il fantasista giallorosso ha fatto male ai “cugini” nel 2-0 della passata stagione. Ma a fine partita aveva spaventato i tifosi: “Non posso dire niente: parleremo alla fine della stagione. Sono innamorato della città e del club, però ci sono ancora alcuni giorni per pensare se rimanere qui o meno”. Poche settimane dopo ha firmato il rinnovo, la speranza è che anche questa gara con i biancocelesti porti un suo gol e il prolungamento del contratto per un’altra stagione.

 

Daniele Aloisi