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Cosmi: “L’assenza di Mkhitaryan peserà. Mourinho ha dato un’impronta alla Roma”

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Le parole del mister: "La Roma è la squadra con i centrocampisti che più facilmente trovano il gol. Se i calciatori hanno un’annata storta a colpa è sempre loro"

Redazione

Serse Cosmi, ex allenatore del Crotone, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a poche ore dal fischio d'inizio di Roma-Leicester. Ecco le sue parole:

“Sono andato spesso a vedere la Roma ma oggi non ci sarò, ma preferivo festeggiare il mio compleanno con la famiglia. Andrò a Tirana".

L'assenza di Mkhitaryan peserà? Mkhitaryan è uno dei giocatori con più esperienza internazionale, sono convinto che il miglior Mkhitaryan sia un calciatore di grandissimo livello, è una perdita consistente. Se ci fosse stato il Veretout degli anni passati e quello che si è intravisto nelle ultime partite avrebbe giocato lui. È un giocatore che ha dimostrato tanto, ha una qualità enorme oltre a essere un ottimo giocatore, che va spesso a fare gol, un po’ come Mkhitaryan e Pellegrini, o Cristante sulle palle inattive. La Roma è la squadra con i centrocampisti che più facilmente trovano il gol. Se i calciatori hanno un’annata storta a colpa è sempre loro”.

Le piace il lavoro che sta facendo il tecnico? "La Roma e Mourinho sono andati alla ricerca di una squadra che interpretasse una maniera di giocare che è quella del portoghese, una maniera di vivere le partite, le vittorie e le sconfitte. Lui è andato alla ricerca di quella Roma che trovava solo parzialmente e questo lo faceva impazzire, pensava che il momento giusto fosse alla partita successiva, o anche nella stessa partita. La Roma è stata coerente e costante in una situazione emotiva, quando si parla di stato d’animo è difficile parlare di qualcosa di orizzontale, che si diluisce nel tempo con semplicità, sono sempre alti e bassi. È riuscito a dare questa impronta. Di conseguenza il suo non è un appello, è una riflessione che mi vede d’accordo. Anche i tifosi aspettano  tanto queste partite al punto che quando ti trovi lì sei inibito, c’è una maniera di comunicare alla squadra non in linea con quella che è l’emozione e la magia che devi creare. È stato bravo a dire ai tifosi di venire a giocare”.