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Commissione Sport, De Priamo: “Non siamo ottimisti sulla rimozione delle barriere all’Olimpico” – FOTO – VIDEO

Oggi si è riunita una seduta ufficiale per parlare del tema delle barriere divisorie nelle curve dell’Olimpico e della nuova disciplina di viabilità durante gli eventi sportivi

Jacopo Aliprandi

Il presidente della Commissione Sport della giunta capitolina, Angelo Diario, ha convocato per questa mattina alle ore 10, presso la Casa della Città di via Moletta, una seduta ufficiale (su richiesta di De Priamo di Fratelli d'Italia) per parlare del tema delle barriere divisorie nelle curve dell’Olimpico e della nuova disciplina di viabilità durante gli eventi sportivi. Presenti i rappresentanti della Questura e della Prefettura, così come Marco Seghi per la Roma (ufficio SLO). Assenti i rappresentanti del Coni e della Lazio. Presente Marco Cardilli, Capo della sicurezza del gabinetto del Sindaco.

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Ore 11.45 - Il Consigliere di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo, a margine della Commissione Sportiva barriere e viabilità ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti, tra i quali quello di Forzaroma.info.

"Per la prima volta da quando esiste il problema delle barriere nelle curve si è aperta una discussione in una sede costituzionale, questo è un aspetto positivo. Prendiamo atto che sicuramente da parte della maggioranza di governo non c’è stata un’apertura su questo tema che ci saremmo aspettati. E’ intervenuto il delegato, appena promosso dal Sindaco, che ha espresso una posizione favorevole al mantenimento delle barriere, questa è la verità. La maggioranza capitolina ha avuto una posizione di più apertura ma nulla più di questo. Naturalmente non è questa la parola finale sulla vicenda, volevamo aprire questa discussione e ora bisogna continuarla perché come abbiamo ricordato nel rispetto di tutte le competenze, di tutte realtà che su questa vicenda hanno la competenza piena, noi pensiamo che un’amministrazione comunale possa dire la sua, possa aprire una discussione chiedendo che tutte le realtà, tifosi compresi siano chiamate ad un tavolo per un confronto. Per noi le barriere restano un qualcosa da superare e non ci fermiamo qui".

Ore 11.30 - Termina la seduta.

⁠⁠⁠Ore 10.50 - Interviene ancora Cardilli, Capo della sicurezza del gabinetto del Sindaco: “Da quello che mi risulta le barriere divisorie non impediscono in alcun modo la fruibilità dello stadio né limitano la fruibilità dei posti. Sono delle barriere che non hanno diminuito la capienza in generale, se non in modo molto limitato. Detto questo, il fatto che ci siano o meno le barriere, di per sé non impedisce che si possa venire allo stadio esattamente come prima, tranne queste piccole difficoltà sull’abbonamento e sul posizionamento del posto dove ora ci sono le barriere. Chi ha scritto le norme e chi le sta attuando sono organi di Polizia. Sulle valutazioni, io non posso entrare e nemmeno il Sindaco può farlo. Le società sportive hanno tutto l’interesse nell’avere massima affluenza, ma credo anche un’affluenza di qualità, con le famiglie e tutto quello che gira intorno alle manifestazioni sportive. Oltre al tifo organizzato, un elemento importantissimo nel supporto delle squadre. Tutti gli elementi che sono stati attuati, barriere incluse, ovviamente sono elementi che sono stati valutati dagli organi di Polizia. Si può discutere se l’evoluzione della situazione è tale che possa in qualche modo riconsiderare la visione degli organi di Polizia, ma ovviamente la sede è quella degli organi tecnici: Polizia e GOS, il Ministero dell’Interno, ovvero i tavoli deputati ad individuare i livelli di rischio delle singole partite. È auspicabile che tutto lo stadio possa tornare ad essere patrimonio di tutti, ma al momento non c’è un divieto verso il tifo organizzato. Non c’è un provvedimento che impedisce al tifo organizzato di andare allo stadio. La Questura, in questo senso, ha riferito in modo molto preciso: massima libertà di accesso, ovviamente alle condizioni di sicurezza imposte dalle autorità di pubblica sicurezza”.

Ore 10.40 - Ora è il turno di Angelo Diario: “Ad oggi prendo per buoni i dati che ci hanno fornito. Sono aperto ad avere un altro incontro nei prossimi mesi. Secondo la Prefettura il numero degli incidenti nella Curva è drasticamente diminuito”.

Ore 10.38 - Prende la parola Ghera, consigliere comunale Fratelli d’Italia: “Meglio che alcuni fenomeni vengano tenuti sotto controllo. Sarebbe opportuno che i tifosi possano godersi la partita tranquillamente allo stadio mentre gli individui che si comportano male è giusto che siano allontanati. Se l’intervento delle barriere viene fatto solo a Roma diventa un problema. Bisogna combattere gli atti di violenza ma non impedire ai gruppi organizzati di vedere la partita”.

Ore 10.25 - Interviene Cardilli, capo della sicurezza del gabinetto del Sindaco: "L’occasione è veramente utile per conoscere i membri della commissione, in altre occasioni avremo modo di confrontarci. Va fatta una premessa, in parte già illustrata: il Comune di Roma, pur sedendo nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha un ruolo secondario. I provvedimenti specifici in materia di ordine e sicurezza pubblica sono competenza del Prefetto e del Questore. Nello stadio abbiamo una situazione che si è definita con l’allora Prefetto Gabrielli: fu deciso un intervento strutturale all’interno delle curve. Ho avuto di confrontarmi con i colleghi del Gabinetto della Questura un paio di giorni fa e mi hanno confermato l’utilità degli interventi strutturali attuali all’interno dello stadio Olimpico. Interventi, per altro, previsti da uno dei 3 decreti ministeriali del 2008, in cui si introducevano delle importanti innovazioni in materia di sicurezza all’interno degli stadi. Innovazioni per altro necessarie per omologare gli stadi in un circuito internazionale. La Questura mi ha confermato l’utilità degli interventi: dall’introduzione di questo provvedimento sembra che gli interventi all’interno dello stadio, sia da parte degli steward che da parte delle forze dell’ordine, e l’incidenza dei reati si sono drasticamente abbattuti. È vero che questa iniziativa ha comportato una sorta di protesta del tifo organizzato, ma le curve sono tornate ad essere un patrimonio di tutti. Questo sempre a detta della Questura: prima di presentarmi qui ho avuto un confronto con loro. Mi hanno confermato l’utilità e il mantenimento di questi provvedimenti che dividono in settori le curve. Ovviamente questo non vuol dire che poi questo provvedimento non possa essere ripensato. Non è compito mio o del sindaco dare indicazioni specifiche sul ripensamento, ma ovviamente la Questura ha i suoi canali e le sue valutazioni su cui potrà poi valutare il ripensamento sull’attuazione di queste norme. Per quanto riguarda l’impianto della sicurezza, dove anche i rappresentanti di Roma e Lazio sono attivamente coinvolti, c’è un GOS che si riunisce prima delle partite e valuta degli specifici provvedimenti. Ci sono dei tavoli tecnici specifici che possono sicuramente valutare in modo più attento questa problema dei divisori mobili interni. Fermo restando l’auspicio che possiamo fare di coinvolgimento anche del tifo organizzato, che è una componente molto importante anche a livello sociale, però ovviamente ogni valutazione tecnica deve essere fatta nelle sedi competenti".

Ore 10.20 - Parte la conferenza.

Ore 10.00 - Prima della conferenza, Angelo Diario, presidente della Commissione Sport della giunta di Roma, ha risposto alle domande dei cronisti presenti, tra cui quello di Forzaroma.info. Queste le sue dichiarazioni:

Oggi convocata la Commissione Sport di Roma Capitale:

"La sicurezza all’interno dello stadio e la viabilità sono le due principali questioni sollevate in questa richiesta di Commissione, richiesta da Fratelli d’Italia, per parlare di questi due problemi principali che affliggono coloro che vanno ad assistere i grandi eventi all’Olimpico. Le barriere e la viabilità sono quindi le due problematiche principali. Per il primo punto, abbiamo girato alla Questura e alla Prefettura questa richiesta: le barrire sono uno strumento necessario per la sicurezza o no? Oggi attendiamo una risposta su questo tema. L’Olimpico tra l’altro, essendo di proprietà del Coni, non è un impianto sul quale Roma Capitale ha diretta competenza. Abbiamo però coinvolto il Coni Servizi, la Questura, la Prefettura, e le due società di calcio. Le barriere sono state rimosse nella partita di rugby di sabato scorso, e questo dimostra che non c’è una chiusura ideologica a priori. Oggi vedremo quali sono le indicazioni in merito".

C’è una proposta da parte dell’amministrazione o state solo raccogliendo delle informazioni?

"Al momento stiamo raccogliendo informazioni, anche perché i responsabili in questione sono Prefettura e Questura. Se lo strumento verrà giudicato positivo, noi non metteremo in dubbio questo risultato. Il Coni ci ha fatto sapere di aver studiato barriere alternative, su questo impianto il Comune di Roma non ha lavorato, non essendo di competenza propria".

Sul traffico e la mobilità?

"La gestione è direttamente comunale, e sabato scorso c’è stato una sorta di test sulla mobilità sostenibile: è stato aperto un parcheggio per biciclette, insieme alla federazione rugby, ‘Roma per la mobilità’ ha comunicato tutte le modalità possibili per raggiungere lo stadio. Roma mobilità ci presenterà oggi i risultati di questi test. Dovremo cercare di diffondere il servizio degli autobus in occasione di questi eventi".

Sull’idea dei nastri colorati al posto delle barriere, è una soluzione reale o una provocazione?

“Non abbiamo proposto noi l’idea dei nastri, almeno non io. So che esiste il progetto, però non mi sento di esprimere una valutazione poiché non ci ho lavorato direttamente. Potremo fare da facilitatori tra Coni e Prefettura per valutarne l’efficacia. In questo momento non mi sento di prendere una posizione né contro né a favore perché non è stato mai oggetto di analisi vera e propria. So che esistono barriere meno impattanti ma non l’abbiamo mai proposta come soluzione sostenuta da noi”.

Ci potranno essere dei segnali d’apertura da quest’incontro?

“Già il parlarne e che siano state rimosse settimana scorsa certamente è un segnale. Questo è uno strumento che si usa in questo periodo a Roma, anche attraverso campagne comunicative. Oggi vedremo i dati sui risultati che si sono ottenuti con questo strumento, la speranza è che si vada verso un inter vivere degli eventi sportivi. Non vorrei però fare un confronto fra due sport differenti. In questo anno e mezzo è stato uno strumento necessario, speriamo che in futuro si possa rimuovere”.