“Quando al ciel si alzeranno le bandiere, e i tamburi a suonar torneran”. Attuale, anche dopo 40 anni vista la situazione della Sud. Evocativo, magico, quasi ancestrale. Era il coro per eccellenza del Cucs, il Commando Ultrà Curva Sud. Probabilmente il gruppo più importante della storia del tifo italiano. Chi ha 20 anni ne avrà sentito parlare, chi ne ha più di 35-40 lo ricorda con i lucciconi agli occhi. Ebbene sì, siete invecchiati anche voi. Perché oggi il Commando Ultrà compie 40 anni dalla sua nascita. Compie, e non compirebbe. Perché in fondo l’idea del Cucs non è mai morta. Quel coro nacque dalla protesta contro le istituzioni che avevano deciso di togliere i tamburi dal settore. Era il 1979, dopo la morte di Paparelli. Due anni prima il Cucs aveva preso magicamente vita e avrebbe attraversato gli anni d’oro della Roma di Viola, e quelli un po’ più bui con Ciarrapico. Era il 1977, ma non tutti sanno come è nato il Commando.
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Commando, amore e nostalgia: 40 anni fa nasceva il Cucs
Il 9 gennaio del 1977 i gruppi Fossa dei Lupi, Pantere Giallorosse, Boys e Fedayn decisero di fondersi per dar vita a un nuovo gruppo più coeso e numeroso, il più importante della storia del tifo italiano
STORIA DI UN AMORE - Accadde proprio il 9 gennaio di 40 anni fa, una decina di giorni dopo un incontro di Natale in cui i gruppi Fossa dei Lupi, Pantere Giallorosse, Boys e Fedayn decidono di fondersi per dar vita a un nuovo gruppo più coeso e numeroso. Il nome viene proposto da Antonio Bongi, capo ultrà dei Boys, e viene votato a maggioranza ad eccezione dei Fedayn che presto si defileranno. Sono dieci anni magici tra trasferte oceaniche, un Olimpico che metteva ai brividi a tutti i grandi club europei e quello storico “Ti Amo” poi copiato da decine di tifoserie. Tanti i cori storici: dalla Marsigliese che ancora oggi apre le gare della Roma al Què serà serà passando per Vincerà, la Roma Vincerà e la Lazio in B presto tornerà. Tutto bellissimo, fino al 1987. Anno dell’acquisto di Lionello Manfredonia, ex laziale odiatissimo dalla parte giallorossa del Tevere.
LA SPACCATURA - Il gruppo inizialmente si divideva in due: i più anziani danno vita al G.A.M. (Gruppo Anti-Manfredonia), la minoranza prende posto sul muretto "storico" lato Monte Mario, e dà vita al "Vecchio CUCS". Sarà la mossa vincente. Il Vecchio CUCS riteneva che, essendo Manfredonia ormai diventato della Roma, che lo si odiasse o lo si amasse, non poteva essere fischiato e così la pensava la maggioranza della Sud, nonostante tutto quello che era accaduto e nonostante il personaggio. Una spaccatura decisiva che portò anche a gravi incidenti dentro la Curva tra le due fazioni placate solo dalle scuse ufficiali di Manfredonia. Una parte del Cucs se ne andrà comunque creando il gruppo Opposta Fazione. Il gruppo più numeroso e famoso d’Italia resisterà fino al 1999-2000, quindi un anno prima del terzo scudetto. Eppure quel rumore di tamburi, quel rosso scuro, quei fumogeni, quei personaggi ancora sembra di vederli in una Sud ormai vuota, abbandonata e maltrattata. Oggi fai 40 anni caro, vecchio Cucs. E tutti ti dedicheranno un pensiero: chi ti ha voluto, chi ti ha distrutto, chi ha goduto del tuo sostegno. I Campioni d’Italia del 1983, ma pure i gregari dei primi anni ’90. A noi piace ricordarti con uno dei tuoi tanti cori: “Siamo i tifosi della Roma, siamo del Commando Ultrà. Forza Roma alè alè, alè alè, Forza la Roma alè alè. Forza Grande Roma alè alè alè”.
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