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Castan: “Non vedo l’ora di cominciare”. Tachtsidis: “Sono pronto per migliorare accanto a De Rossi”

Ecco la conferenza stampa di Tachtsidis e Castan dal ritiro di Irdning in Austria.

Redazione

Ecco la conferenza stampa di Tachtsidis e Castan dal ritiro di Irdning in Austria.

Franco Baldini: “Siamo in ritardo nella presentazione ma si sono uniti in gruppo prima della tourneè. Siamo contenti di presentarli. Partiamo da Leandro Castan, 26 anni dal Corinthinas. Prima campione del campionato, poi vincitore della Libertadores, due trofei non da poco. Seguito da molto, bozza di contratto prima della Libertadores. Trattativa complicata, prezzo basso per il fatto che il contratto era in scadenza. Siamo felici che un altro brasiliano dopo Aldair ricopra quel ruolo. E Aldair si è espresso bene su di lui. Panagiotis ha lavorato con il Verona, 37 partite e 2 gol, belli ma meno di quello segnato a Chicago. Giocatore richiesto dall’allenatore, contenti di averlo messo a sua disposizione. Primo anno in A, gli servirà tempo per adattarsi, ma le sue caratteristiche e quello che ha fatto vedere fanno ben sperare”.

Castan, cosa ti ha spinto a scegliere la Roma? “Perché è un obiettivo giocare in Europa. La scelta della Roma è stata proposta buona, poi progetto convincente per il futuro. E poi ci sono tanti giocatori brasiliani che hanno indossato questa maglia e ora io voglio fare la storia del club. Tanti hanno indossato poi la maglia della nazionale e voglio farlo anche io. Voglio conquistarmi il mondiale”.

Tachtsidis, vieni dal Verona. Ti senti già pronto per giocare da titolare in questa squadra? “Sicuramente una sorpresa. Sono pronto non per essere titolare ma per migliorare, per lavorare. Mi fa piacere lavorare con mister Zeman che fa migliorare i giovani. Spero con De Rossi di migliorare tanto”.

Baldini, Tachtsidis ricorda qualcuno in particolare? “Col mancino che ha forse Redondo, ma è forse un sacrilegio, però è un ricordo che ho. Ha caratteristiche importanti, deve confermarle. Salto dalla B alla A è grande, serve adattamento. Ma contiamo che confermi nel tempo le caratteristiche”.

Castan, difficoltà di adattamento? Dispiace che non ci sia più Juan? “Un po’ differente, perché col Corinthians giocavamo diversamente rispetto alla Roma. Giocavamo in contropiede, qui siamo noi a fare il gioco e ad attaccare. Non avrò problemi ad adattarmi, sfidare gli attaccanti. Juan? Lui e Lucio sono stati sempre fonte d’ispirazione. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui ma ha scelto altro progetto”.

Tachtsidis, ti aspetti di ritagliarti un bello spazio? “Sono pronto, quando deciderà il mister. Aspetto quello che mi dice la mia squadra. Mi interessa la squadra, non Panagiotis”.

Castan, per i club europei più difficile negli ultimi tempi acquistare brasiliani? Cosa ne pensa di Rhodolfo, obiettivo delle ultime ore della Roma? “Si è vero, molti poi stanno tornando per le maggiori possibilità economiche in Brasile. Per me invece è un progetto di carriera e di vita. Rhodolfo lo conosco, è un buon giocatore”.

Tachtsidis, hai cominciato da trequartista, quale il tuo ruolo migliore? “Si, ma qui non è lo stesso .Se gioco davanti alla difesa mi piace, mi vedo meglio. Devo lavorare e migliorare di più. Mi piace la scelta che ho fatto”.

Castan, stai risentendo della stanchezza, visto che non ti sei fermato mai dopo la Libertadores: “In effetti ho avuto solo 10 giorni liberi. Sono in buone condizioni fisiche, in carriera mai infortuni gravi. Ci alleniamo forte ma è necessario per l’inizio di stagione. Mi sento bene e non vedo l’ora di cominciare il campionato”.

Tachtsidis, sapevi che piacevi a Zeman? Hai qualche compagno che non conoscevi che ti ha colpito? “No, non lo sapevo. Giocatori? Non so”.

Tachtsidis, cosa ti ha detto il mister e sul ruolo? “Ho parlato poco, mi ha chiesto come sto, poi ho cominciato a correre (ride, ndr)”.