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Cassetti: “Quest'anno abbiamo avuto discontinuità. Il rinnovo? Sarebbe il massimo. In futuro voglio allenare”

Il terzino giallorosso Marco Cassetti ha parlato dell’ultima, deludente stagione della Roma.

Redazione

Il terzino giallorosso Marco Cassetti ha parlato dell'ultima, deludente stagione della Roma.

Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di TeleRadioStereo.

E' stata una stagione strana.Abbiamo avuto tantissima discontinuità. Alternavamo buone partite a disastri clamorosi.

Luis Enrique spesso diceva di vedere buone cose in allenamento. Perche in campo le cose non sono andate bene?Perché campo ci stanno gli avversari, spesso ci si trova a dover affrontare difficoltà impreviste.

Ci speri in un rinnovo?Magari, sarebbe il massimo. Se sto valutando offerte? Mi guardo intorno, ma per ora non ci sono offerte. Spero di non restare fermo.

Una cosa che avresti voluto dire in questi anni e non hai mai detto.Mi prendete alla sprovvista.

Hai sofferto il rapporto con la stampa?Sicuramente non è una piazza come tante altre, c'è tanto amore verso la squadra. C'è un po' più di pressione, è anche bello cosi.

Ti trovi meglio al Sud che al Nord?Mi sono trovato bene ovunque, anche a Verona nei primi anni della carriera. Dipende poi dai risultati. Se le cose vanno bene è tutto bello, altrimenti si fa dura.

Che ha Roma che ruba il cuore?Io mi son trovato bene con la gente, con tutti quelli che ho incontrato. I miei figli hanno cominciato qui le scuole e io son contentissimo.

La svolta della tua carriera a Roma ci fu a Lione, nel 2007.Alla riunione tecnica il mister (Spalletti ndr) annunciò che doveva giocare Panucci. Poi Christian mi spedì un sms con scritto "Ho la febbre tieniti pronto". Ho saputo di giocare quella partita poco prima dell'inizio.

Menavano cosi tanto in campo?Si, Fred tirò la gomitata a Cristian (Chivu ndr). Loro partivano favoriti, invece siamo stati grandissimi. E' uno dei ricordi più belli.

Hai qualche rimpianto?Il rimpianto è lo scudetto perso nel 2010. Rimontammo tanti punti all'Inter e passammo in testa, tutto dipendeva da noi. Con la Sampdoria giocammo una delle partite migliori della stagione, nel primo tempo. C'era un rigore per noi, Storari fece tantissime parate.

Rimpiangi più quello rispetto al 2008?Sì.

Vi siete accorti che con la nuova proprietà c'è una prospettiva importante?Credo e spero che sia cosi. Stanno cercando di fare un lavoro importante per una squadra importante. Sono abbastanza tranquillo sotto quest'aspetto.

Che dici sui ragazzi giovani arrivati quest'anno? I vari Lamela, Pjanic e Bojan...Hanno fatto degli acquisti importanti e qualitativi, sono convinto che la prossima stagione dimostreranno il loro valore. In stagioni come queste viene meno l'autostima ed è difficile per tutti. Mi ha colpito Pjanic perché era già più abituato a giocare campionati importanti. Era più pronto.

Conoscendo Zeman, c'è tanto da cambiare in questa rosa?Secondo me no, tanti giocatori possono andare bene anche per Zeman. Se vengono rinforzi è meglio, ma lui riesce a tirare fuori il meglio da tutti.

Non trovi curioso che dopo una stagione in cui la difesa è stata "sotto inchiesta", si prenda un allenatore come Zeman?Però con Zeman hai la sicurezza che in attacco crei tantissimo. Potrei elencare delle partite a Lecce meravigliose.

A Roma dicono che siamo piagnoni. Stando qui, ti sei accorto di qualcosa di strano verso la Roma? Ad esempio nel 2008?Non siamo stati fortunati, prima dicevo del rigore di Roma-Sampdoria nel 2010. Son sempre episodi che lasciano l'amaro in bocca.

Ci sei rimasto male per non essere convocato in occasione dell'ultima gara casalinga della Roma?Si parecchio. Ho anche pensato di andare a parlare con l'allenatore, poi ho lasciato stare. Ci stavamo ancora giocando un posto in Europa.

Perché è successo secondo te?Forse non ci ha pensato.

Quanto conta la professionalità per un calciatore?Ci sono varie cose che servono per poter arrivare e rimanere in determinate situazioni. Ho avuto la fortuna di arrivare qua a Roma, caratterialmente mi adatto bene a qualsiasi situazione.

Domanda marzulliana: che vuoi fare da grande?L'allenatore. E' l'evoluzione più normale per un calciatore.

Vuoi partire dai ragazzi?Mi piacerebbe, soprattutto zona giovanissimi/allievi. Penso sia bello dare dei consigli a ragazzi così giovani.

Che idea ti sei fatto di questa storia del calcioscommesse?Nessuna in particolare, aspettiamo sviluppi. Chi sbaglia comunque deve pagare.

Monti ha parlato di fermare il calcio.Penso che ci siano problemi più gravi in questo paese.