La colonia spagnola della Roma si infoltisce. Pau Lopez, Villar, Carles Perez, Pedro e adesso Borja Mayoral: sarà lui il vice Dzeko per questa stagione. I giallorossi lo hanno preso in prestito biennale dal Real Madrid e avranno la possibilità di riscattarlo a 15 milioni nel 2021 oppure a 20 nel 2022. Dal canto loro, i "Blancos" manterranno un diritto di prelazione per un'eventuale recompra. L'attaccante è arrivato questa mattina a Ciampino, svolgerà le visite mediche e poi firmerà il contratto con la sua nuova squadra.
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Borja Mayoral: dai record della Cantera alla maturità con il Levante, con Totti sullo… sfondo
Il nuovo attaccante della Roma è sbocciato nella scorsa stagione, durante il prestito nella Comunità Valenciana. Adesso l'esame nella capitale, dove ha già segnato nel 2017
Lo attende l'esame romano, in attesa del definitivo salto di qualità di una carriera iniziata grazie agli sforzi dei suoi genitori: il papà, macellaio, lo accompagnava in macchina a Valdebebas tutti i giorni. E proseguita malgrado il diabete che accompagna Mayoral da quando aveva quattro anni: “Ma è una malattia sopportabile. Se curi l'alimentazione e fai dei controlli regolari prima delle partite e degli allenamenti, non ci sono problemi”.
Mayoral alla Roma: quel gol all'Olimpico e il selfie con Totti
Contro la Roma non ha mai giocato, eppure Borja Mayoral allo stadio Olimpico c'è già stato. Era il 27 marzo 2017 e nella capitale andava in scena Italia-Spagna Under 21, antipasto di quella che, qualche mese dopo, sarebbe stata la semifinale dell'Europeo di categoria. Mayoral giocò e segnò, realizzando lo 0-2 con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Dall'altra parte c'era Lorenzo Pellegrini, che nel secondo tempo firmò l'unico gol degli azzurrini allenati da Di Biagio. In quell'occasione Mayoral approfittò del fatto che alla Spagna fosse stato assegnato lo spogliatoio della Roma per scattarsi una foto con l'immagine di Francesco Totti sullo sfondo. E chissà che nel prossimo futuro l'attaccante non possa chiedergli un selfie, stavolta di persona.
Con il Levante nove gol nella scorsa stagione
Parlando di gol, è proprio in nazionale che Mayoral ha fatto registrare i numeri migliori. Due presenze e una rete con l'Under 17, quindici partite e nove centri con l'Under 19, sedici gol in trentuno gare nell'Under 21. Con le selezioni della "piccola Roja" ha sempre debuttato sotto età, rimanendo nel giro delle convocazioni fino all'Europeo del 2019 vinto proprio dalla Spagna.
Con i club, l'impressione è che non abbia ancora fatto vedere appieno le sue doti di marcatore: dopo i ventitré gol con il Castilla, che nella stagione 2015-16 gli valsero la definitiva promozione nella prima squadra del Real Madrid, ne sono arrivati due in ventuno partite con il Wolfsburg, sette in trentasette apparizioni con i "Blancos" e quattordici nei sessantanove incontri con la maglia del Levante. Numeri che si spiegano soprattutto con il periodo di maturazione del giocatore, evidentemente ancora acerbo sottoporta fino alla scorsa stagione, in cui è riuscito a segnare con più continuità (nove reti complessive).
Da nuovo Morata a vice Dzeko
Borja Mayoral è quello che agli addetti ai lavori piace definire un centravanti moderno. Si tratta di un attaccante completo, bravo in area di rigore, ma anche rapido e con un buon tiro dalla distanza. Nel settore giovanile del Real, dove ha segnato 148 gol fino alla "Juvenil C" (la nostra Under 16), veniva paragonato ad Alvaro Morata. Al Levante ha giocato talvolta da seconda punta, cosa che potrebbe fare qui a Roma assieme a Dzeko. Lo spagnolo, tuttavia, parte dietro nelle gerarchie di Fonseca, a cui, seppur soltanto telefonicamente, ha fatto una buona impressione. Dovrà stupirlo anche in campo, come fece con Zidane, che quattro anni fa, alla vigilia dell'ottavo di Champions contro la Roma, pensò addirittura a lui per sostituire Benzema, salvo poi utilizzare James Rodriguez e restituire il giovane alla squadra B per la Youth League.
Ma nonostante le poche occasioni avute a Madrid, qualche soddisfazione Mayoral è riuscito a togliersela. Come quando nel 2017 segnò alla Sociedad e permise al Real di andare a segno per la 73° partita consecutiva, primato riuscito solo al Santos di Pelé. Era il suo primo gol con le "Merengues": se non è predestinazione questa.
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