Il giornalista del Sole 24 ore Marco Bellinazzo è intervenuto questa mattina nella trasmissione 'Te la do io Tokyo" su Centro Suono Sport. Ecco le sue parole
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Bellinazzo (Sole 24 ore): “Non so spiegarmi perchè lo stadio non sarà della Roma ma della società di Pallotta e Parnasi”
"Nessuno stadio al mondo ha come proprietario il presidente o una società a lui legata invece del Club. Come succede alla Roma"
Perchè secondo lei si è scelta questa tipo di struttura, con lo stadio di proprietà e società che fanno capo a Pallotta e a Parnasi e non al club?
"Non me lo spiego. La spiegazione ufficiale è stata di non indebitare la Roma, però per esempio, gran parte dei costi di elementi passivi pesano sui bilanci del club quando si costruisce lo stadio. E sono considerate spese vistose anche nell'ottica del Fair Play finanziario e quindi avrebbero inciso meno negativamente di quanto si è detto. Per cui credo sia solo una scelta imprenditoriale di Pallotta e Parnasi che preferiscono avere la proprietà piena dello stadio. La domanda andrebbe rivolta a loro e sarebbero necessari altre spiegazioni."
Uno stadio può creare grandi introiti, e cambiare il volto a una squadra. Può esserlo così anche in Italia?
"Può esserlo anche in Italia, se si costruisce intorno allo stadio una realtà commerciale unitaria che fa capo al club e che permette al club di avere introiti commerciali legati allo stadio e quindi aumentare i ricavi. La Juventus ha iniziato a precorrere questa strada con il nuovo stadio, anche se non sono ancora paragonabili ai ricavi dello stadio del Barcellona. Se questa parte di introiti finisce nella società di Pallotta e Parnasi che fa a capo del gruppo AS Roma, non saranno ricavi imputabili direttamente alla Roma e i ricavi si riducono considerevolmente. Il beneficio sarà dirotto alla Roma. Non esistono altri club che gestiscono lo stadio con questa formula"
I contatti con Etihad?
"Mi risulta una trattativa, ma la società potrà intervenire economicamente solo quando lo stadio sarà in costruzione. Le basi per arrivare a un'accordo ci sono"
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