La Roma trova il Porto. Sorteggio fortunato per i giallorossi a Nyon, dove c'era anche Mauro Baldissoni insieme a Francesco Totti. Ecco le sue parole.
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Baldissoni: “Risultati determinanti per Di Francesco. Il Porto? Siamo preoccupati dell’Entella…”
Le parole del dirigente giallorosso: "Dobbiamo ritrovarci prima di pensare agli altri. Quest'anno abbiamo fatto qualche errore in più"
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BALDISSONI A SKY
Dovesse twittare Baldissoni sul sorteggio cosa direbbe?
Che la Roma deve essere la Roma. È normale che ci fossero avversari difficili, ed è normale che molti di noi avrebbero scelto il Porto ma vale solo sulla carta. Ma dobbiamo prima preoccuparci prima di noi: siamo preoccupati dell'Entella in Coppa Italia, figuriamoci del Porto che ha fatto record di punti. Poteva andare peggio, ma dobbiamo tornare ad essere la Roma per affrontare una sfida che siamo felici di affrontare.
Qual è il problema vero della Roma? Non è normale un pensiero del genere (riferito alla preoccupazione per l'Entella, ndr).
Invece è proprio un pensiero da Roma... La squadra ha potenzialità che non sono espresse con continuità, ma abbiamo fatto ottimi campionati finendo nei primi gradini e facendo un'ottima Champions l'anno scorso. Abbiamo avuto momenti di buio anche la passata stagione. Ci sono caratteristiche inespresse che dovremo correggere. Quest'anno abbiamo fatto qualche errore in più perché evidentemente la situazione è più difficile degli anni passati. Abbiamo avuto degli infortuni tutti insieme. Per fortuna questa partita ci sarà a febbraio e non ora. È più importante riuscire ad essere la migliore Roma possibile, prima ancora di vedere chi è l'avversario.
Chi ha sbagliato qualcosa in più? Cosa deve fare Di Francesco per allontanare Paulo Sousa?
A voi piace parlare dei singoli, ma è un lavoro che si fa con molte persone. Quando si parla di sbagli lo dice il risultato, ma ci sono combinazioni di motivi. Bisogna lavorare per trovare soluzioni.
Di Francesco-Paulo Sousa?
Semplificate situazioni più complesse, il calcio insegna che i risultati sono determinanti soprattutto per chi ha la gestione tecnica che è l'allenatore e vale anche nel nostro caso. Le valutazioni si fanno quotidianamente ma non siamo ogni settimana a dire se sarà lui o no l'allenatore, Di Francesco è l'allenatore. Ha fatto una semifinale di Champions, ci sono state difficoltà e nelle ultime hanno giocato sempre gli stessi. È evidente che è più difficile affrontare le difficoltà con giocatori inesperti, cerchiamo prima di risolvere queste tematiche.
Potenzialità inespresse, ma stanno emergendo giovani con carattere. Perché ad agosto volevate prendere Herrera? Non conviene prenderlo a gennaio così lo togliamo al Porto?
La scelta dei giocatori dipende dalla direzione sportiva che fa un lavoro lungo e non so se ha pensato o sta pensando di prendere Herrera. Dobbiamo sfruttare al meglio le potenzialità esistenti nella squadra e poi vedere di compensare qualche lacuna. Ci sono stati giocatori che non hanno dato un apporto alla squadra per motivi di infortunio. Nella Roma ci sono giocatori validi e non giocatori giovani, lo stanno dimostrando anche con la personalità. Gli è stato chiesto un compito difficile, in un momento così non è facile far crescere i ragazzi. Hanno dimostrato sfrontatezza.
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