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Dopo la vittoria casalinga contro lo Spezia la Roma affronterà domani alle ore 15 l’Atalanta. Gara valevole per la 18a giornata di campionato. Questo pomeriggio, alle ore 16 , Mourinho in conferenza stampa presenta il match contro la squadra di Gasperini.
Gasperini si gira in panchina trova Muriel, Pessina e Koopmeiners. Serve un’impresa domani e come è possibile realizzarla. Ha recuperato Smalling? “Ha recuperato Smalling e domani gioca. C’è tanta differenza tra noi e loro. Io lavoro da 6 mesi e Gasperini da 6 anni. Questi numeri rappresentano tante cose, sono 12 finestre di mercato contro una. Hanno una società fantastica e molto stabile. Dieci anni dopo trovo l’Atalanta in Champions e che si gioca lo scudetto. La nostra società sta facendo un lavoro fantastico. Abbiamo fatto un mercato reattivo e ci sono tantissime differenze. Su una cosa però non ho dubbi, noi dobbiamo e possiamo vincere. Guardando in panchina loro hanno qualità ed esperienza e noi molti giocatori giovani anche per colpa degli infortuni. Per la partita di domani noi andremo per vincere. Voglio misurarmi con loro con tutto il rispetto e ammirazione per il lavoro che hanno fatto”.
Come sta Zaniolo? “Sta bene, il problema di Sofia è passato ed è una conseguenza di una partita che sembrava finita e non voleva rischiare. I numeri sembrano strani ma io sono contento, può solo migliorare e sono fiducioso. Sta facendo buone partite anche se ancora non sono arrivati i gol. Domani sarà titolare e sono fiducioso che possa fare bene. Bisogna dargli tempo e le reti arriveranno”.
L’Atalanta è un modello da seguire? Ibanez è pronto? “Sono un modello da seguire. Nella mia carriera ho sempre allenato grandi squadre e ho fatto spendere tanti soldi. Il loro è un progetto differente e per questo io ho sia rispetto e ammirazione. Io sono sicuro che la nostra direzione è quella giusta. Smalling gioca mentre Ibanez sta così e così”.
E’ pronto ad emozionarsi per obiettivi diversi? Ci sono squadre che si emozionano per la salvezza. Ci sono allenatori che hanno vinto tanto e altri che non hanno mai vinto nulla. Ci sono obiettivi diversi, se Motta salva lo Spezia o si salva la Salernitana i mister esultano. Sono pronto per festeggiare i nostri traguardi, in questo momento ancora non so qual è il nostro target. Quando un progetto è a breve non è così importante. Quando invece è a lungo termine senza empatia non vai da nessuna parte. Senza di quella puoi starci sono 6 mesi o un anno. Quando stai creando un qualcosa serve creare dei rapporti umani. Si respira un’atmosfera fantastica. Il nostro obiettivo per domani è vincere”.
Vincere domani significa avvicinarsi alla Champions e perdere significa allontanarsi? “Non voglio pensare a queste cose. La sfida di domani non è possiamo o non possiamo ma giocare contro una squadra di qualità e giocarsela per vincere la partita”.
Difendere la porzione di campo tra centrocampo e difesa sarà una delle chiavi tattiche di domani? “Penso alla nostra ultima partita. Se facciamo gli stessi errori di lunedì la partita di domani non la vinciamo. Dobbiamo gestire tutti i momenti di gioco. Ieri abbiamo lavorato su questo e abbiamo trovato una mezz’ora per migliorare sul possesso palla”.
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