Nella giornata in cui dovrebbe essere ufficializzato il passaggio di Zdenek Zeman sulla panchina della Roma, Alessandro Frau, ex allievo del boemo in maglia giallorossa, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone”
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Frau: “Zeman? Un grande allenatore, ma con lui arbitri e stampa ci davano contro.”
Nella giornata in cui dovrebbe essere ufficializzato il passaggio di Zdenek Zeman sulla panchina della Roma, Alessandro Frau, ex allievo del boemo in maglia giallorossa, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone”
(Gazzettagiallorossa.it) sui 99.8 di RadioIes, per ricordare gli anni alla Roma e non solo. Ecco le sue parole:
Di te si ricorda sopratutto quella rete contro l’Inter?
“Me lo ricordo benissimo e me lo ricordano anche tanti altri amici. Lo porterò dentro di me fino a quando vivrò”.
Su Zeman?
“Di lui si può solo parlare bene. In questi anni è stato fuori dal calcio per altri motivi, ma il suo valore poi si è visto da come giocano tutte le sue squadre. E’ una grandissima persona e un grande allenatore”. E’ vero che allunga la carriera ai giocatori? “Viste le preparazioni che fa, e che sono abbastanza pesanti, alla fine è vero che le allunga”.
Sugli allenamenti.
“Era impressionante, perché ci faceva fare le ripetute di mille e poi si andava in campo: c’era gente che vomitava, ma la domenica poi si volava in campo”.
Il suo rapporto con lo spogliatoio.
“Il rapporto con Francesco è tutt’ora straordinario. Ai brasiliani invece il suo metodo di lavoro non piaceva, perché erano più abituati a giocare con il pallone che a correre. Non c’era problema a gestire il gruppo, perché andava d’accordo con tutti”.
Quell’anno Zeman si scagliò contro la Juventus. Come vivevate la situazione?
“Le vivevamo tranquillamente, il problema è che i riscontri erano diversi la domenica. Gli arbitri ci davano contro, la stampa lo stesso e alla fine era un po difficile. Quando una persona onesta dice le cose come stanno, bisogna solo apprezzarla e non massacrarla”.
Come giocherà Totti con Zeman?
“Quando uno è un campione, è un campione. Penso che Francesco farà di tutto, per fare ancora meglio di quello che ha fatto quest’anno. Non credo che giocherà largo a sinistra: non ha più il passo di dieci anni fa”.
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