Xabi Alonso ha parlato ai microfoni della Rai al termine del match pareggiato contro la Roma che lo ha spedito in finale di Europa League. Queste le sue parole:
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Alonso: “Sotto di due gol per episodi. Il secondo rigore non ha senso”
Avreste mai immaginato che sarebbe stato così difficile? "Lo immaginavo, già a Roma era stato difficile. Sotto di due gol per episodi, non va dimenticato quello che abbiamo creato e mi è piaciuta la reazione. L'anno scorso siamo andati vicini alla finale, quest'anno l'abbiamo conquistata. Adesso in finale affronteremo un'altra italiana".
Atalanta più simile a voi? "Anche la Roma è stata molto brava nel cercare di aggredirci. L'Atalanta lavora con Gasperini da tanti anni. E' squadra rodata, sarà bello sfidarli".
XABI ALONSO A SKY
Sull’Atalanta. "Sono una squadra molto forte, sono da tanti anni con lo stesso allenatore. Giocano con tanta intensità, li conosco bene. Ora ci godiamo il momento”.
XABI ALONSO IN CONFERENZA STAMPA
Sulla partita. “Incredibile avere due finali. Abbiamo fatto vedere grande carattere sopratutto dopo il 2-0 della Roma. Ho visto che loro volevano farcela e sono molto contento della squadra, e adesso abbiamo il grande obiettivo di vincere tutti e tre i titoli. Sono contento loro se lo meritano. Siamo stati capaci di far vedere questo carattere, ce lo meritiamo. Abbiamo creato tante occasioni dopo il primo e secondo gol. Siamo stati vicini a segnare e quando abbiamo fatto vedere grande personalità I ragazzi hanno avuto fiducia anche dopo essere andati sotto 2-0. Noi stiamo facendo le cose giuste. Meritata seconda me la finale. E’ una grandissima cosa”.
Su Wirtz. “Ha preso una botta come col Dortmund e non ha recuperato velocemente. Ora avremo qualche giorno di pausa ma voleva aiutare la squadra. Ha avuto un buon impatto ora ha bisogno di tempo. Abbiamo due settimane per le finali. Dobbiamo vedere come si sviluppa tutto quanto ma non siamo preoccupati”.
Come giocatore hai giocato tante finali. E’ più difficile arrivare in finale o vincerla? “Vincere. Arrivare in finale e non vincerla è triste, ho fatto questa esperienza. Cercheremo di prepararci bene, non sarà facile ma questa squadra ha mostrato che sono pronti per tutti. Loro vogliono sempre vincere e avere un grande impatto. Abbiamo bisogno di tutti, ci saranno due finali e non ho ancora realizzato”.
Su Stanisic. “Oggi non ha giocato dal 1’, non era una decisone facile. Lui vuole sempre giocare. Ha tanta fame. Sul suo futuro decideranno i dirigenti ma è molto difficile tenerlo. E’ un giocatore molto importante per noi. Abbiamo una squadra compatta e perfetta”.
Ha giocato con grandi squadre ma non sei mai stato imbattuto così tante partite. “Difficile spiegare. Non c’è una spiegazione. Nel calcio ci sono sempre delle sconfitte ma siamo felici che fino ad ora non abbiamo mai perso. Ora non ci vogliamo fermare, ci sono altre partite”.
La preoccupa che avete creato tanto ma solo l’avversario fa gol? “Nei ritorni ci sono sempre degli episodi speciali ma noi abbiamo fato vedere il carattere e un buon calcio. Anche nel primo tempo abbiamo creato tanto, anche l’anno scorso avevamo controllato bene ma in questa stagione è tutto diverso. Il primo rigore andava bene, il secondo è dubbio. Non ha senso dare quel penalty per quel fallo di mano”.
Sulle due finali. “Non sarà facile. Il City era nella stessa situazione l’anno scorso. Non tante squadre ce la fanno e vuol dire tanto. E’ stato un percorso lungo e pensiamo solo a queste settimane. C’è grande attesa, siamo convinti che ce la possiamo fare”.
Dopo l’1-2 avete continuato ad attaccare. “I giocatori volevano raggiungere il pareggio. Abbiamo attaccato bene con un buon controllo. Loro hanno provato solo con Lukaku ed era una situazione un po’ strana. L’1-2 bastava ma volevano di più”.
Sull’Atalanta. “Non è una sorpresa sono una grande squadra. Stanno facendo bene da tanti anni. Sono forti. Fanno cose speciali anche tatticamente. Non ho visto ancora tanto ma ho visto qualcosa. C’è grande attesa per la finale”.
Finito il trauma dell’anno scorso. “Abbiamo ancora in testa la patita dell’anno scorso. Dalla prima partita avevamo la fame di arrivare a Dublino. Non era un trauma ma un’esperienza positiva che abbiamo usato per tenere la concentrazione alta. Ora siamo in finale, può succedere di tutto”.
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