Abraham, 70 minuti di sacrificio per riprendersi la Roma: ora staffetta con Azmoun

La serata perfetta, con uno spavento al 30'. Quando la Roma avanti di due gol e qualificazione in pugno perde  RomeluLukaku che chiede il cambio per infortunio, sull’Olimpico si ammutolisce per qualche secondo. De Rossi non ci pensa due volte, dentro TammyAbraham e il silenzio diventa rumore, incitamento per il 9 che dopo l’incubo e la paura dell’infortunio torna in campo per un’ora. Fino a quel momento l’inglese aveva giocato poco meno di mezz’ora. Gioca una partita di sacrificio perché la Roma resta in 10 dopo 2’ minuti dal suo ingresso, poi perde anche il compagno d’attacco Dybala per scelta tecnica. Abraham gioca tutta la partita cercando di far salire la squadra e guadagnando punizioni, ha avuto anche una grandissima occasione ma non è riuscito a far gol. Si vedeva che non aveva lo smalto dei giorni migliori ma è normale fa parte del percorso. Ora sembra lontanissimo quel giorno terribile di giugno in cui si ruppe il legamento crociato anteriore. Dieci mesi lontano dai campi in cui però non è mai mancato il supporto della tifoseria romanista, sempre vicino all’attaccante. L’inglese al termine della partita ha voluto ricambiare questo affetto, fermandosi a scattare selfie e firmando autografi con i tifosi insieme al figlio che ha visto per la prima volta papà Tammy giocare così tanto.  Adesso arriverà il Bologna e DeRossi sta studiando la staffetta tra l'inglese e Azmoun considerato il difficile recupero lampo di Lukaku. Abraham è pronto, ma come ha detto Daniele "occhio alle piccole ricadute muscolari". Sarebbe un peccato.

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