Punte, a capo. Nell'anno 2024, ennesimo tentativo di rifondazione, ci sono diversi reparti da buttare giù. E tra addii, delusioni e infortuni anche l'attacco subirà una drastica rivoluzione. "Tiriamo poco, 4 contro 3 nemmeno arriviamo al tiro. E questo la paghi", ha detto ieri De Rossi. Un concetto ribadito più volte, che ovviamente riguarda anche il centrocampo. Ma a guardare il pacchetto offensivo della Roma ci sono ben poche certezze per la prossima stagione. L'unica guardando lo score di partite e gol sarebbe Lukaku, che però non è tuo e infatti farà ritorno a Londra a giugno. Senza Champions la flebile fiammella del riscatto si è spenta con un colpo di vento. L'altro big è Dybala, sul quale però pesano le incognite infortuni. La Joya è stato comunque il giocatore più determinante di questa. maledetta stagione e a Roma ci resterebbe pure. Ma anche in caso di permanenza gli va trovata più che un'alternativa, che non può essere il solo Baldanzi. Ma andiamo alle dolenti note: Abraham è stato l'emblema di questo finale di stagione raccapricciante. Tra gol divorati e i soliti inciampi ha dimostrato di essere lo stesso di un anno fa, senza infortunio. Affidargli una maglia da titolare il prossimo anno è una ipotesi che è ora non è contemplata più nemmeno dai suoi più grandi estimatori a Trigoria. Cederlo non è facile, ma un tentativo verrà fatto. Saluterà senza rimpianti invece Azmoun, che si è fatto notare più per le scuse ai tifosi del Frosinone e le corse dei cavalli che per i gol. L'iraniano se ne torna al Leverkusen, la Roma ha abbandonato l'idea di riscattarlo anche con uno sconto dei tedeschi. Saluti e baci pure per Zalewski, che durante l'Europeo valuterà le (poche) offerte. Restano Baldanzi ed El Shaarawy. Il primo resta per forza di cose, il secondo ha sempre mostrato serietà e sarà un valido rincalzo. Torneranno Belotti, Solbakken e Shomurodov. Ma nessuno dei tre resterà. Facendo la conta, quindi, di attaccanti veri e propri che possono fare i titolari contiamo solo Dybala.
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Roma, punte e a capo. L’attacco è da rifare: piace anche Pavlidis
Senza Champions sfuma David: occhi su Olanda e Francia
—Ok, ma chi prenderà la Roma? Che è poi la domanda che ci accompagnerà tediosamente da qui ad agosto. La Champions sfumata non permette sogni in stile David o tentativi concreti verso Chiesa. Si scende al piano di sotto, dove bisogna essere bravi a non sbagliare. A un buon prezzo c'è Alvaro Morata che ha riempito chat e pagine di giornale per tutta la scorsa estate. Stavolta la clausola da 12 milioni sarà applicabile, ma bisognerebbe convincere lo spagnolo a non giocare la Champions. E in più l'età non risponde esattamente agli identikit tracciati da De Rossi e Ghisolfi. Per il ruolo di puntero si guarda pure a campionato meno battuti come l'Olanda dove gioca Pavlidis. Il greco dell'AZ Alkmaar anche quest'anno ha segnato una caterva di gol (33) e costa sui 15 milioni. Piacerebbe anche Brobbey dell'Ajax, ma i lanceri sparano alto (50 milioni). In Francia, oltre a David, sono annotati pure i nomi di Kalimuendo del Rennes e Zhegrova del Lille, in Portogallo Banza del Braga che Ghisolfi conosce bene. Nomi che scaldano poco, e che peraltro hanno caratteristiche diverse così come Kostic e Soulè.
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