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Roma, Dalot ha detto sì. Ecco cosa manca per convincere il Manchester United

Francesco Balzani

Il terzino portoghese ha accettato di buon grado la destinazione giallorossa: resta da trovare l'accordo con lo United, che deve ricevere anche l'ok per il sostituto

Sostenibilità, tempo e progetto. Ma poi c’è un mercato da completare a gennaio per soddisfare le richieste di Mourinho. Così Tiago Pinto è al lavoro per rimediare alle mancanze estive e riempire il primo vuoto: quello del terzino destro. L’accelerata nelle ultime ore è tutta su Diogo Dalot che vuole lasciare il Manchester United per la seconda volta in due anni. Il portoghese, 22 anni ex Milan, non trova spazio e rischia di giocarsi il Mondiale (in bilico playoff) in Qatar. Appena 83 i minuti giocati in Premier. Una miseria. Per questo - secondo quanto risulta a Forzaroma.info - Diogo ha già detto sì alla Roma senza pensarci un attimo. Il suo entourage è convinto della destinazione visto che in Serie A Dalot ha dimostrato di poter far bene e vista la presenza di Mourinho.

Il primo passo, quindi, è andato a buon fine. Ora c’è quello più ostico con il Manchester che (vedi Smalling) difficilmente fa sconti. Il club inglese è alla ricerca di un terzino destro e lo ha individuato in Trippier in uscita dall’Atletico Madrid. La trattativa sembra ben indirizzata, il via libera è vicino. L’ostacolo è la formula della cessione di Dalot che in giallorosso contenderebbe il posto da titolare a Karsdorp oltre a offrire un’alternativa pure a sinistra. La Roma è disposta a offrire un prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Il Manchester vuole l’obbligo anche a cifre leggermente più basse (10-12). Sono ore di riflessione a Trigoria dove l’alternativa può essere Bartosz Bereszynski, prendibile per 6 milioni ma che ha già 29 anni.