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Roma, Abraham autogol per il mercato: il crack complica i piani per il futuro

Roma, Abraham autogol per il mercato: il crack complica i piani per il futuro - immagine 1
L'ex Chelsea chiude come peggio non si poteva un'annata a dir poco deludente. Anche Belotti è in bilico in un reparto offensivo che ha bisogno di un profondo cambiamento
Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 

La Roma chiude la stagione 2022/23 saltando in extremis sul treno Europa League per la prossima stagione ma pure con un infortunio che complica i piani del futuro. A decidere, come al solito, un rigore di Paulo Dybala che scaccia via i dubbi e le preoccupazioni per il futuro: "Ho due anni di contratto qui". Parole che hanno il sapore di ossigeno puro per i tifosi e per la società. La sua permanenza nella Capitale è appesa ai 12 milioni di clausola rescissoria per l'estero e ai 20 per l'Italia anche se in ogni caso l'ultima parola spetterà a lui e, almeno per il momento, dice "Roma". Intorno all'argentino però regna l'incertezza a livello di numeri ma anche di futuro. Belotti, arrivato con un bagaglio di oltre 100 gol in Serie A, ha chiuso con zero alla voce reti realizzate in campionato. Il Gallo corre, si sbatte per la squadra, ma manca sempre l'appuntamento con la felicità e la sua permanenza è tutt'altro che scontata visto che le sue prestazioni non hanno fatto scattare il rinnovo biennale automatico. Crescono le quotazioni per una separazione in estate. Chiude invece come peggio non poteva fare Tammy Abraham. L'inglese ha deluso ampiamente le aspettative e l'infortunio (rottura del legamento crociato anteriore) rimediato contro lo Spezia complica e non poco i piani di Pinto che sperava di contare su un buon incasso derivato dalla sua cessione. Gli occhi della Premier (Everton su tutte) sono sempre puntati su di lui ma un'annata sottotono e il lungo stop ne fanno indubbiamente abbassare il valore sul mercato. L'altro grande dubbio riguarda Stephan El Shaarawy. Il Faraone si è rivelato una pedina fondamentale per la stagione giallorossa (secondo miglior marcatore in rosa con 9 gol) e dopo dei primi timidi segnali di avvicinamento tra il fratello Manuel e Pinto, il rinnovo al momento non sembra essere dietro l'angolo nonostante la sua voglia di rimanere a costo anche di rinunciare a molti soldi.

Il sogno Lukaku e la suggestione Nzola. Sullo sfondo rimane Arnautovic

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Gli appena 50 gol segnati (settimo attacco dopo Bologna e Fiorentina) impongono alla Roma di fare molti ragionamenti per l'attacco del futuro. Al momento l'unico certo di rimanere a Trigoria paradossalmente è Ola Solbakken, escluso dalla lista Uefa di questa stagione per problemi con il Fair Play Finanziario citato anche ieri da Pinto prima del fischio d'inizio. Il mancato ingresso in Champions però non permetterà alla Roma di poter fare grandi manovre in estate. Il leitmotiv sarà verosimilmente quello della passata stagione: parametri zero e occasioni irrinunciabili. In quest'ultima categoria rientra a pieno titolo Romelu Lukaku. Se il belga dovesse tornare al Chelsea sarebbe considerato un esubero e il general manager portoghese ha già fiutato il colpo anche se al momento molto complicato. A zero ci sono anche Firmino, che però prende un maxi ingaggio, e Zaha che piaceva sin dallo scorso anno a Mourinho. Sullo sfondo invece rimane M'bala Nzola. L'attaccante di Semplici (26 anni) in questa stagione ha realizzato quasi il 50% dei gol dello Spezia (15 su 31) e a Trigoria il suo profilo piace molto anche se più come un rincalzo che come un papabile titolare. Stesso discorso anche per Marko Arnautovic che a Bologna, a 34 anni, ha vissuto una seconda giovinezza. Al momento il Milan sembra essere in vantaggio (sostituirebbe Ibrahimovic) ma la Roma rimane prepotentemente alla finestra.