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Mourinho vuole un difensore centrale, la Roma lavora per accontentarlo: i nomi

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Nella conferenza stampa di oggi il tecnico portoghese ha chiesto uno sforzo alla società per un difensore

Redazione

Nella conferenza stampa di oggi José Mourinho ha chiesto di nuovo alla Roma, nonostante sia finito il mercato due giorni fa, un nuovo difensore centrale da ingaggiare nella lista dei giocatori svincolati: "Ieri la conferenza stampa del direttore (Pinto ndr) è stata brillante e onesta. Però lui ha detto una cosa che non è vera. Ha detto che ci sono soluzioni dietro se c'è un problema, ma non è così. Poi chi gioca a centrocampo? Questi siamo noi". Riferimenti inequivocabili quelli del tecnico portoghese, che spera in un ultimo intervento sul mercato da parte della proprietà per aumentare le soluzioni nella retroguardia giallorossa dopo l'infortunio di Kumbulla.

Tutti i nomi

La Roma, dal canto suo, ha dimostrato più volte di ascoltare le parole dell'allenatore e di accontentarlo nel momento del bisogno. Nei limiti del possibile, dunque, proverà a farlo anche per il difensore centrale anche se Pinto nella conferenza stampa ha affermato che non ci sono le condizioni. Il primo nome noto è quello di Zagadou, ex Borussia Dortmund. L'agente del giocatore è in Italia in queste ore e sta cercando di piazzarlo. Il primo problema però sono le richieste del francese: circa 3 milioni di euro annui. Il secondo, le sue condizioni fisiche dubbie, visto che negli ultimi anni ha subito vari infortuni.

Un altro nome è quello di Denayer. Il centrale ex Lione è stato molto vicino al Torino nella scorsa finestra di mercato e risulterebbe molto utile anche alla squadra di José Mourinho. L'ultimo difensore centrale sul taccuino di Tiago Pinto è quello di Maksimovic: il polacco ex Torino e Napoli è svincolato, cerca un club con un progetto valido ed è stato proposto già alla Roma. Inoltre, se nei prossimi giorni Pinto riuscisse a piazzare altrove Coric e Bianda sarebbe ancora più facile accontentare le richieste del tecnico portoghese. La Roma riflette, Mourinho gli mette fretta.

Matteo Celletti