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Social Tribuna, Roma-Palermo 5-0: La quiete dopo la tempesta

Il turbine di avvenimenti generato dall'intervista-sfogo di Totti si smorza sui social network, dove i tifosi non fischiano Spalletti, ma nemmeno voltano le spalle al loro Capitano. Il ritorno di Strootman e la quinti vittoria consecutiva mettono...

Bruno Di Benedetto

Passata è la tempesta: odo tifosi far festa... ma prima sensazione del mattino è un gran mal di testa. Ritornano alla mente alcuni flash della giornata precedente: i titoli dei giornali del mattino, l'esclusione del Capitano dalla lista dei convocati dopo il faccia a faccia con Spalletti; cento opinioni dei personaggi famosi, mille status su facebook dei tifosi; la pubblicazione integrale dell'intervista-bomba, poi finalmente la partita; i fischi per Spalletti, gli applausi per Totti (e le lacrime); Dzeko che sbaglia, Dzeko che segna; Salah che incanta, Kevin che torna per la seconda volta; le spiegazioni del mister e della società nel post partita.

Tanto, troppo per non sentirsi appesantiti e ancora parecchio storditi. Forse il peggio è passato, ma a guardarsi intorno ci si sente come all'inizio di "Una notte da leoni": tutto è in disordine è bisogna cercare di ricostruire per bene le dinamiche della serata appena trascorsa.

Ripartendo dai social network, com'è d'obbligo per la nostra rubrica, troviamo un primo spunto per riappacificare l'ambiente; in contrasto con quanto accaduto allo stadio al momento della chiama, a casa nessuno ha ritenuto di dover fischiare Spalletti. Anzi, le motivazioni con cui nel post partita il tecnico ha argomentato le sue scelte sembrano aver convinto definitivamente i romanisti. Serena a tal proposito scrive: "Spalletti ha parlato chiaro a fine partita e sono d'accordo con lui. Ha agito per il bene della squadra, proteggendo il collettivo. Ha mandato a casa il Capitano per dare un segnale forte ovvero al gruppo. L'ha fatto per fare capire che non fa favoritismi, ma agisce per il bene della squadra. Anche perché se permetti a Totti di rilasciare certe dichiarazioni che messaggio passa agli occhi degli altri suoi compagni?". Parole che assomigliano ad una sintesi di quanto detto da Spalletti, e che sono il segnale di una comunicazione riuscita con successo.

Dello stesso tenore altri commenti di successo, come quello di Emanuele - "Ho sentito l'intervista alla Domenica Sportiva e posso dire che Spalletti è una persona con le palle, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno: lui è l'allenatore, lui decide" - o di Francesco: "La gente che stasera ha fischiato il mister è una vergogna. Lavorando sodo 'sto tizio sta rialzando la Roma, e se Totti stasera non è in campo la colpa è solo sua, non di Spalletti, il cui compito è di fare il bene della squadra trattando tutti sullo stesso piano di uguaglianza". A difesa di chi era allo stadio bisogna dire che un fischio fa più rumore di un battito di mani. Non c'è dubbio tuttavia che nella sfida dell'applausometro la vittoria sia andata nettamente al Capitano.

Sgomberiamo però il campo da un malinteso che sta creando scompiglio tra la gente della Roma: difendere le scelte di Spalletti non vuole dire automaticamente attaccare Totti, e viceversa richiamare l'attenzione sulle ragione del Capitano non implica essere contro il tecnico. A diverse ore dal rilascio dell'intervista alla Rai, la situazione sembra abbastanza chiara: Totti ha il diritto sia di sentirsi mancato di rispetto (perché è ciò che prova e una sensazione non si discute), sia di decidere senza ostacoli ciò che vuole fare del suo futuro. Il torto sta piuttosto nelle modalità in cui il sentimento e il pensiero sono stati espressi. Lo dicono praticamente tutti: questa faccenda doveva essere gestita in maniera meno rumorosa.

Ben vengano quindi i messaggi di amore per il Capitano, in un momento per lui così delicato. Ben venga Medi: "se mi sono innamorato di questa maglia è grazie a te Capitano!". Ben venga l'utente Audere Semper: "Fro**o per te Capitano! C'è solo un capitano". Ben vengano tutti coloro che si sono commossi vedendo Totti commuoversi sugli spalti dell'Olimpico. Ben vengano a patto che non servano ad alimentare inutili fazioni. Seguendo Gabriele: "Abbiamo un grande capitano, un grande allenatore e una grande squadra. Tutto si risolverà, ora tutti insieme e più che mai... FORZA ROMA!".

La Roma vince 5-0 e infila la quinta vittoria consecutiva, Dzeko si sblocca (dopo un errore imbarazzante), e soprattutto è tornato Strootman. Il povero Kevin sarebbe stato probabilmente il protagonista di questo social tribuna, se non fosse successo il "quarantotti", com'è stato chiamato. Poco male; ci auguriamo di riservargliene presto uno legato a una sua grande prestazione sul campo. In bocca al lupo, campione!