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‘RADIO PENSIERI’, AUSTINI: “La Roma di quest’anno non è stata costruita per vincere”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Uno dei più grandi errori commessi dalla Roma è stato non capire la differenza tra pareggio e sconfitta. La Roma ha senza dubbio personalità, non è quello il problema. Spetta alla società fare il grande passo per vincere. La Roma è ormai una grande del campionato, ma serve un ultimo sforzo per arrivare al Paradiso. E' stata creata un'aspettativa non veritiera. La Roma di quest'anno non è stata costruita per vincere. Con Spalletti si è illusa di poterlo fare, ma non è ancora così".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): "Il Milan visto contro Crotone ed Empoli non sembra in forma. La Roma è ancora padrona del proprio destino in campionato, bisogna vincerle tutte. E' complicato ma si può fare. La Lazio nel derby ha dato tutto. La responsabilità della sconfitta ricade anche sull'allenatore che ha cambiato più volte la tattica difensiva".

Massimo Caputi (Centro Suono Sport 101.5): “Monchi? Mi rifaccio a quello che si sa di lui, ovvero che è uno dei ds migliori in circolazione. Mi sembra che sia il tipo di profilo internazionale giusto per una società che ha ambizioni, penso che la Roma abbia fatto un ottimo acquisto. Non vorrei però che fosse paragonato a un centravanti da 30 gol perché in campo non ci va lui. Credo che le squadre vincenti debbano puntare su un’intelaiatura della squadra che poi va rafforzata. Per Monchi il lavoro importante è quello di capire su quali giocatori puntare e cercare al meglio quelli che possano rafforzare la squadra. Quando si spendono cifre importanti non si dovrebbe sbagliare, come invece è successo con Iturbe o Gerson”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Il prossimo anno si riparte dietro la prima fila. Domani da Monchi mi aspetto le stesse parole che ha detto a Roma TV, non che si esprima su Nainggolan, su Kessie o su altri. Anche perché non tutti vogliono restare se non si va in Champions, e questo è un disastro. Un disastro che è colpa di Spalletti. Se la Roma dovesse arrivare terza, la colpa principale sarebbe proprio del tecnico toscano. De Rossi? Capisco che quell’esultanza piaccia ai tifosi, ma quello che ha fatto al derby non è da grande giocatore. A volte vedo atteggiamenti da parte sua che non me lo fanno definire ancora un grande giocatore. Magari se fosse andato via lo sarebbe diventato, ma è rimasto un potenziale grande giocatore”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “Conferenza stampa di Monchi? Credo che la Roma abbia deciso di farla per cambiare aria dopo il derby. Quando Monchi ha fatto la prima intervista a Roma TV, è stato molto onesto e molto chiaro. Ha ribadito che la Roma si sta muovendo con il suo modo di lavorare. Non credo ci sarebbe stata la possibilità di andare al PSG o al Real, mentre la Roma si avvicinava alla sua metodologia di lavoro. Non abbiamo dubbi sul fatto che Monchi proseguirà il lavoro di Sabatini e di Massara. Differenti metodologie, ma la strategia finanziaria resta quella. Ora c’è solo da capire se Monchi sarà più bravo. Sabatini ha azzeccato tanti acquisti, ma ha commesso anche tanti errori. Monchi a Siviglia in 17 anni ha sbagliato degli acquisti, ma sono stati economicamente meno dolorosi per il club. Totti? Credo che Francesco voglia ancora giocare, altrimenti si sarebbe arrivati prima alla conclusione della vicenda”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “De Rossi all’Inter? In un centrocampo che è già lento… Chiunque fossi gli farei un contratto annuale, non biennale. Innanzitutto ci sarà da capire chi sarà l’allenatore della Roma il prossimo anno: Spalletti mi sembra ai titoli di coda. Emery? Il paradosso è che a Parigi non vedono l’ora che se ne vada, si sono rotti le scatole di un perdente. La Roma si trova con un allenatore che ha perso tutto il suo potenziale e con il rischio di prenderne un altro che non sta facendo bene. Proverei a prenderne un altro. La Roma si indebolisce se perde Fazio e Ruediger? Non penso proprio”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “De Rossi all’Inter? Conoscendolo un po’, non so se andrebbe in un’altra squadra italiana. Credo che se non rimane alla Roma, va all’estero. Ricordiamo che all’inizio dell’anno Ruediger era stato ceduto… secondo me ora non lo vendi più a quella cifra, quindi la Roma ci ha perso”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino 104.5): “De Rossi ha giocato un buon campionato. Se l’offerta dell’Inter è superiore di tanto, nessuno si può permettere di fare la morale. Se lo è di poco, magari si può discutere sul senso di appartenenza. Derby? Ho avuto l’impressione che fosse la partita di addio di Totti, De Rossi e Spalletti. Io credo che Spalletti abbia fatto di tutto per andar via. Se avesse voluto firmare il rinnovo del contratto, lo avrebbe fatto nei mesi scorsi. Adesso sembra che questo tira e molla abbia stancato, ed è inevitabile. Strootman? Squalifica inevitabile. Fazio è stato perfetto con una difesa a 3, imperfetto in quella a 4. Il valore assoluto del giocatore è limitato, con lui puoi giocare solo con la difesa a 3”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “Leggo che il Milan ha sorpassato la Roma per Kessie, che l’Inter ha offerto 5 milioni a De Rossi. Sono queste le cose preoccupanti. Se Monchi è arrivato per vendere, allora la Roma rischia di perdere anche il primato cittadino, perché quest’anno la distanza in classifica si è ridotta. Per il secondo posto penso che ormai dipenda tutto dal Napoli. Se fa 12 punti, scavalca la Roma…”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): “Nel derby De Rossi è stato forse sufficiente, ma nemmeno tanto. In più i gesti fatti lo avevano un po’ squalificato… Fazio è buono solo se la difesa è a 3 e ci sono due che lo proteggono. Se lo fai trovare a tu per tu con gli avversari, lui imbarca acqua perché è lentissimo”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Fare una rivoluzione sarebbe sbagliato, perché si ricomincia da capo e non si vince. Io terrei Szczesny, Manolas, Strootman, Nainggolan, Salah. Poi vado a prendere due o tre giocatori. La Roma ha queste due partite difficilissime, ma può sorprenderci”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Ma chi ha dato il permesso alla Roma di usare SPQR sulla maglietta? Ma perché? Da ieri c’è un silenzio a Roma… nella Lazio non c’è stato nessun festeggiamento, c’è una cultura incredibile. Tra Roma e Napoli oggi non c’è partita. Mi aspetto 12 punti dai partenopei nelle prossime 4 gare. La Roma li fa? Credo di no”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Ora si preannuncia l’ennesima rivoluzione. Pensavamo che finalmente ci fosse una base tecnica legata all’allenatore. Strootman? Sarebbe meglio se evitasse di rispondere sui social network. Ha fatto una cosa brutta, a cosa serve rispondere? Ti presti a giochini che non servono a nulla”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101,5): "Su quattro derby Spalletti è stato in partita solo nel primo, poi Inzaghi glie l'ha incartata sempre e comunque. Deve farsi un esame di coscienza e decidere se restare o andar via. Per me resta sempre la prima scelta per il prossimo anno, ma capisco anche se si cambierà. Senza soldi sarà difficile tenere testa alla Juve".