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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Pallotta è impulsivo e non si consulta con nessuno”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Prima di sentire le sue scuse ero entusiasta delle parole di Pallotta in America. Non so perché quando Pallotta parla a quella radio americana lo fa a ruota libera, non so se sotto l’effetto di qualche infuso. Amo la lingua e la scrittura americana, lo slang americano è molto iconico e per questo mi erano piaciute le sue parole. Ma sentendo queste scuse, immagino che non gli abbiano puntato la pistola alla tempia, vuol dire che è bastato un Fassone furioso. Quelle sul Milan non sono dichiarazioni che possono essere dette da una persona istituzionale e per questo mi avevano divertito, ma poi non ci può essere questa genuflessione, senza poi nemmeno replicare alle parole di Fassone. Se ferisci devi poi aspettarti di essere ferito. La risposta di Sabatini? È in linea con quel genialoide che è Walter, una risposta caustica e arguta. Sono due repliche che meriterebbero una controreplica. Sappiamo che Pallotta è un uomo impulsivo, non si consulta con nessuno ma evidentemente c’è qualcosa che non funziona nella sua personalità, qualcosa di strano e sorprendente. La risposta a Fassone è stata molto democristiana, questa magari consigliata. Sabatini non nomina Monchi perché indispettito dal presidente che ha parlato del suo successore come un genio assoluto. L’espressione ‘non ho più avuto fiducia’ è gravissima, perché con tutte illazioni su questo ruolo diventa una cosa molto dura. Con Fassone ha lanciato un messaggio, nel caso di Sabatini se la poteva risparmiare".

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Gimenez credo piaccia, ma l’Atletico Madrid ha il mercato chiuso e quindi non può vendere. Magari a gennaio… Negli ultimi anni le uscite di Pallotta non mi hanno convinto, né a livello di dichiarazioni né di strategie. Aveva detto che non ci sarebbero state rivoluzioni, invece sono arrivati già 7 giocatori. Chi prenderei tra Perisic-Gomez e Mahrez? Perisic, ma costa 50 milioni. Poi comunque preferirei l’algerino al Papu. Le scuse di Pallotta? Credo molto di più alle prime dichiarazioni che a quelle di scuse".

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Gimenez? Magari, ma costa più di Mahrez e la vedo dura. Ho paura che Di Francesco sia poco duttile e punti tutto su un modulo come il 4-3-3. Il sorteggio Champions? Con la fortuna che ha la Roma si rischia addirittura di arrivare quarti, altro che terzi per puntare all’Europa League. Lo sponsor? Evidentemente ci sono strategie sbagliate. Pallotta passa da innamoramenti profondi che sembrano durare a divorzi immediati. Spalletti è anche altro, non solo uno che voleva litigare con la stampa. Poco tempo fa lo ha ringraziato per aver salvato la vita alla Roma, e ora queste dichiarazioni… Con la correzione immediata e le scuse al Milan, Pallotta diventa lo scemo del villaggio. In quanto presidente della Roma deve cambiare completamente strategia e modo di fare".

Mario Sconcerti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Tra Pallotta e il Milan io sono dalla parte di Fassone. La tattica del Milan sembra chiara, dovendo io convincere la gente a investire su di me, devo spendere. Le reazioni di Pallotta sono poco educate, ma le capisco. E’ una diatriba estiva che finisce sul nascere. Mi faccio molte domande sul Fair Play Finanziario, che dovrebbe essere ridisegnato".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Ci sono tante voci sul Milan e sul loro operato, ma la cosa strana è che se le ponga pubblicamente un presidente di Serie A. E’ stata una ‘Pallottata’ che fa molto rumore, ma niente di più. Nel calcio tutto va avanti finché la bolla economica esploderà, ma non mi sembra sia il caso del Milan. Nell’ultimo anno è tutto molto light…”

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Gli organi di controllo dovrebbero fare meglio il loro dovere. Recentemente la vicenda del Parma ha colpito un po’ tutti, il Milan è un’altra cosa ma i sospetti ci sono perché gli organi di controllo funzionano a corrente alternata o non funzionano per niente. Pallotta poteva risparmiarsi questa uscita, anche perché non spetta a lui controllare”.

Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “Pallotta ha detto la verità su Spalletti, che non si capiva cosa dicesse, però credo che nel suo studio a Trigoria ci sia stato poche volte, perché a Roma il presidente si è visto pochissimo. Monchi sta lavorando molto bene, ma è eccessivo dire che è una benedizione piovuta dal cielo. Lui, rispetto a Sabatini, è più concreto”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “Io conosco Sabatini da quando giocava nella Roma, è un soggetto particolare. Lui è un artigiano geniale del calcio e dopo due anni la sua mentalità ha cozzato contro quella americana. C’è stata una crisi di rapporti per due modi di pensare il calcio diversi. Sabatini ha avuto una bulimia di mercato. Per me il giudizio su Sabatini alla Roma non è negativo. Ha dato l’anima per la Roma e se non si è vinto nulla non è stato solo per colpa sua. Forse ha sbagliato solo a confermare Garcia”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104.5): “Io credo che Sabatini sia un direttore sportivo che ha dimostrato di avere idee, ma ha fallito durante la sua gestione della Roma, con giocatori che ancora oggi gravano sulle casse di Trigoria. Le prime divergenze di Pallotta con Sabatini sono state con la scelta di giocatori ma anche degli allenatori”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “L’offerta maggiorata per Mahrez trapela da alcuni giorni, ma penso che alla fine si arriverà a un accordo. In ogni caso non si è mai vista un’offerta che passasse da 23 milioni a 32, la prima era un’offerta esplorativa per vedere le carte dell’avversario, la richiesta del club e le squadre interessate. Senza altri cambiamenti a Bergamo quale sarà la coppia centrale? Moreno-Manolas, l’altra è Fazio-Jesus. I due registi e leader della difesa sono Moreno e Fazio, che per caratteristiche difficilmente giocheranno insieme. Bruno Peres? Da lui piccoli segnali di risveglio, a differenza di Iturbe. Cengiz ha fatto una buona impressione".

Rino Foschi (Teleradiostereo 92.7): “Le nuove proprietà? Quello della Roma è un discorso particolare, sono americani italiani. Hanno fatto discutere alcune operazioni, anche se Sabatini per me ha lavorato molto bene. Il Milan sta facendo operazioni impensabili per il calcio italiano, invidiate da tutti ma particolarissime. Un conto è comprare un campione tra ammortamenti e altro, qui siamo davanti a sta-miliardari che sconvolgono il sistema calcio italiano ed è un male. La Roma ha fatto quello che doveva fare con professionalità. Ho conosciuto Monchi al Palermo quando ho ceduto Vazquez al Siviglia, è una persona serissima. Su El Shaarawy: era un campione da piccolo, nella Primavera del Genoa aveva colpi da campione e arresti di qualche partita. L’ho avuto a Padova, abbiamo fatto un campionato straordinario, era giovanissimo poi ha avuto un acciacco fisico superato. Tutti lo aspettiamo, ha fatto buone cose ma Milan e Roma si aspettavano di più. Non ha avuto continuità nelle sue giocate da campione, ma è importante per la Roma e per il nostro calcio".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): "Pallotta lancia messaggi d'amore a Monchi, ma non è nuovo a queste esternazioni: fu rapito anche da Garcia... Il presidente ha lanciato qualche frecciatina a Sabatini, ma la Roma in questi anni si è mantenuta grazie alle plusvalenze dell'ex diesse". 

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): "A livello di qualità tecniche il centrocampo della Roma non può essere paragonato a quello di altre squadre. La società ha dato una certezza a Di Francesco con il rinnovo di Nainggolan. Hector Moreno? Se è stato preso vuol dire che può dare garanzie alla squadra. Non può essere giudicato per quelle partite viste in Confederations Cup".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Nainggolan non voleva muoversi da Roma, il rinnovo è un bene per tutti. Tumminello ha tutto per fare la riserva di Dzeko, ma temo troverà poco spazio in squadra. Mahrez penso arriverà, Di Francesco si è esposto molto. Manolas non ha iniziato bene la stagione, lui resta ancora in bilico. Con Boateng al posto di Manolas la Roma migliorerebbe. La Roma potrebbe aspettare un'offerta per Manolas per poi investire su Mahrez".

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma ha fatto la cosa giusta, così come l'ha fatta Nainggolan. Il belga crede fermamente nella possibilità che questa squadra possa arrivare a vincere un trofeo. In questa fase di costruzione della nuova Roma, avere la garanzia di un punto di riferimento è sicuramente una splendida notizia. La disponibilità della Roma e le richieste del Leicester possono arrivare a un punto di incontro".

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “I soldi spesi meglio in questa campagna acquista sono stati quelli per Kolarov e Defrel. Mi piacciono tantissimo per tigna e tecnica. Su Mahrez ormai ci siamo e sarebbe la ciliegina sulla torta. Ricordatevi quello che dicevo su Gerson, vedrete che quest’anno farà ricredere in molti”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “Il gioco di Di Francesco mi sta piacendo molto, non sento più nostalgia di Spalletti. Non scherziamo, Mahrez va preso a tutti i costi, senza di lui non è la stessa cosa. Al momento, dalle amichevoli viste, la griglia resta sempre la stessa: Juve, poi Napoli e Roma e dopo le milanesi”