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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Dzeko fa la metà di quello che potrebbe, nella sua testa ci sono cose inafferrabili”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Dzeko a volte ricorda van Basten ma ci sono nella sua testa cose inafferrabili. Per lui spesso ci sono dei cicli di partite. Ci sono dei partiti pro e contro Dzeko, ma questa oscillazione dei giudizi è dettata da lui e dai suoi comportamenti. C’è qualcosa nella sua testa, a volte vorrei entrarci. Rappresenta il giocatore più enigmatico della Roma. E’ un giocatore che potrebbe fare il doppio di quello che fa, lui ha tutto".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Sabato la Roma ha giocato la terza partita in una settimana, e questa è una squadra che a livello fisico ha faticato molto. Infatti la Roma è calata nel secondo tempo, quando ha lasciato più palle gol. Ora per me arriva il difficile: il 4-2-3-1 è stato varato per far giocare tutti i senatori e soprattutto per trovare una posizione a Pastore. Paradosso vuole che la Roma trova la svolta quando l’argentino si fa male, mentre Pellegrini sboccia. Ora bisogna capire cosa accadrà quando tornerà a disposizione Pastore. A me sembra che questa squadra faccia molta fatica a reggere tre attaccanti più Pastore, anche perché l’unico che dà un po’ di dinamicità è Pellegrini. E dopo la sosta arriverà una serie di partite importante. Sono curioso di capire come Di Francesco gestirà il rientro di Pastore. Quando tornerà l’argentino, secondo me, ci sarà un problema. Il mio voto alla Roma non può essere sufficiente, nonostante il derby vinto: ricordiamoci che ha incontrato tutte le ultime 5 squadre della classifica”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Pastore potrebbe essere un problema in futuro, Monchi ha puntato su di lui in estate e non trova collocazione. Se però Di Francesco ragiona in maniera fredda e la Roma ingrana, l’argentino va in panchina. Il mio voto a questo inizio di stagione è 5 e mezzo. La Roma non mi ha convinto nonostante abbia vinto contro squadre di bassa classifica. Se il prossimo ciclo in cui ci saranno Napoli e Cska Mosca dovesse andare bene, a quel punto la Roma raggiungerebbe la sufficienza, ma ora non arriva al 6”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ci sono dei dubbi sul gioco della Roma, fino ad adesso di bello si è visto poco. Sono ancora convinto che Pastore sia un ottimo giocatore. Il mio voto alla Roma è 6 e solo perché ha vinto il derby, altrimenti sarebbe molto più basso. Ci sono molti se e molti ma”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Nella Roma è difficile districarsi in un mercato che ha incasinato le cose, Di Francesco in un certo senso ci è riuscito. Che Pastore fosse un equivoco lo presumevo da diverso tempo. Ora l’argentino è più fuori che dentro. Far giocare De Rossi con un piede rotto e mettere Cristante fuori vuol dire che questo mercato lo prendi e lo butti nel gabinetto. Il mio voto alla Roma è 6+”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma è stata più forte dell’avversario solo nel derby, nelle altre partite di campionato è stata claudicante. Ma tutto questo mi lascia ben sperare, prima o poi Di Francesco troverà l’assetto giusto. Intanto il signor Dzeko ha ricominciato a segnare, e non mi pare un aspetto da sottovalutare. Nonostante non giochi bene, la Roma sta continuando a vincere e questo è fondamentale”.

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “È vero, c’è stato un passo indietro nell’evoluzione del gioco della Roma. Sono convinto, però, che ci sia stata una crescita dei giocatori, e uno di questi è Nzonzi, che sta diventando un calciatore quasi fondamentale negli equilibri della Roma. Di Francesco deve lavorare di più sulla fase difensiva. Il mio voto alla Roma è 6-. Ad ora non mi ha convinto a livello di gioco, ma ci sono grandi margini di miglioramento”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il mio voto alla Roma di queste prime 8 giornate di campionato è 6 meno, forse anche 5 e mezzo. Ha vinto il derby che è servito a far ripartire tutto l’ambiente e a Empoli ha vinto senza meritare - e quando vinci senza meritare vuol dire che ci hai messo la testa -, altrimenti il voto della Roma sarebbe stato molto negativo, ha fatto brutte figure, su tutte quella di Bologna”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “In questo momento era fondamentale vincere, brava la Roma ad averlo fatto sabato ad Empoli. Cosa succederà quando rientrerà Pastore? Non credo che Di Francesco possa legare l’esito del campionato della sua squadra all'argentino. Alla Roma do un 6 di incoraggiamento perché il derby ha un valore inestimabile, ma se vediamo le altre partite di campionato il voto sarebbe insufficiente”.

Fabio Ravezzani (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma ha qualcosa più del Milan, per me è difficile pensare che le prime 4 dell’anno scorso possano cambiare. Al massimo varieranno le posizioni tra quelle 4 visto che Inter e Napoli hanno qualcosa di più dei giallorossi”.

Mario Corsi (Te la do io Tokio - Centro Suono Sport 101.5): “A Roma c’è una freddezza inusuale per una città come questa. Vinciamo contro l’Empoli e nei bar i tifosi che sento dicono rassegnati ‘Sì sì, tanto arriveremo terzi o quarti’. Penso che i tifosi stiano perdendo quasi completamente il loro attaccamento alla squadra, qualunque essa sia. Le rivalità storiche sono meno sentite. Faccio l’esempio della Roma perché è un ambiente che conosco e conosciamo tutti. La rivalità con la Juventus non esiste più, l’ultimo che ha detto una parola contro la Juventus è stato Totti, poi basta, tutti amici. Il derby non lo sentiamo più, dopo la vittoria della scorsa settimana non ho visto bandiere, non ho sentito i clacson vicino allo stadio, nulla. Forse siamo diventati più civili, non lo so. Quest’anno noi tifosi avevamo l’obiettivo di ‘stracciare’ Spalletti, poi la Roma gli ha dato Nainggolan. Ormai siamo entrati in una routine noiosa e pericolosa: dopo una qualsiasi contro Empoli, Frosinone, bisogna dire ‘Grande partita, grande prestazione, ammazza questo quanto è forte, ammazza che gol’ pure se giochiamo contro squadre inguardabili in un campionato ormai di bassissimo livello”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Un passo indietro contro l'Empoli rispetto alle tre precedenti partite. Non è stata una questione di tensione, forse una stanchezza mentale più che fisica. Ho visto una squadra non è riuscita a fare determinate cose, questo un po' mi preoccupa. nonostante le vittorie questo avvio di stagione in assoluto non è positivo. Al rientro dalla sosta scopriremo la verità su questa Roma, in campionato e in Champions". 

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): "Il senso del cinismo è ottenere quello con il minimo sforzo, senza rischiare però nulla. In questo caso la Roma non è stata cinica, perché ha rischiato più di una volta di prendere gol dall'Empoli. Fortuna che Caputo ha sbagliato, perché altrimenti ci saremmo dovuti arrabbiare per quel rigore fischiato dopo averlo visto sul monito del Var. Un enorme passo indietro su quello che ritenevamo fosse cambiato. Devo pensare che la Roma in questo momento non sia in grado di reggere più di tre partite, dopo Frosinone, Lazio e Viktoria Plzen, e non Barcellona o altri top club". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma di Empoli male, come l'Inter di Ferrare: beati i tre punti, la classifica sorride ma il gioco no. Do una sufficienza alla Roma dopo queste otto giornate: partenza in crisi, poi un miglioramento nel derby".  

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "L'Empoli ha sciupato tanto, per la Roma quella partita è stato un premio esagerato. Do un "6+" alla Roma per l'inizio della stagione: il derby ha spostato parecchio nel giudizio".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma ha fatto una partita sotto livello, ha vinto solamente perché l'Empoli non è riuscito a segnare. Non saprei preoccupato fossi in Di Francesco, ma sicuramente deve pretendere di più dai suoi giocatori: l'approccio alla gara è stato sbagliato". 

Fernando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): "Fossi Di Francesco mi preoccuperei per quanto ho visto a Empoli. In queste otto giornate non do alla squadra giallorossa la sufficienza ma un 5,5. Mi aspettavo altro, soprattutto una classifica diversa".