rassegna stampa

Sabatini fine di un’era. Lascia la Roma dopo 5 anni tra rimpianti e plusvalenze

La mancanza di un trofeo e gli attriti con Pallotta alla base delle dimissioni: «Abbiamo visioni diverse del calcio»

Redazione

Da ieri è ufficiale quello che era ufficioso da quasi dieci mesi: Walter Sabatini non è più il direttore sportivo della Roma, anche l’ultimo dirigente della prima Roma americana dice addio. «Vorrei ringraziare Walter per quello che ha fatto per la Roma e per la sua dedizione nei confronti del club — ha detto il presidente James Pallotta —. Vorrei anche ringraziarlo per tutto quello che ho imparato da lui». Con un invito personale: «Smetti di fumare per favore!».

Che Sabatini volesse lasciare si sapeva, tanto che già a febbraio scorso, subito dopo la chiusura del mercato invernale, scrisse una mail per essere lasciato libero, ribadita poi anche a marzo. «Sentivo e sento ancora adesso uno scollegamento tra me e Pallotta — disse il d.s. a giugno, in una intervista rilasciata alla Gazzetta — Lui aveva accettato, poi ha cambiato idea. Per un po’ mi sono sentito come un prigioniero».

In questi cinque anni e più Water Sabatini ha movimentato oltre cento giocatori, tra entrate e uscite, regalando alla Roma una ricchezza inconfutabile: la patrimonializzazione, che anche il bilancio chiuso ieri (esercizio 2015-16) fissa in 192,6 milioni di euro, con un +43% sull’anno precedente (134,7). Quando arrivò, nell’estate 2011, il dato era 37,4, tanto per intendersi. Una crescita senza fine, nonostante nel suo percorso ci siano stati anche alcuni errori come Doumbia (14,5+1,5 di bonus), Iturbe (24,5) e Juan Jesus (10) e altri meno pesanti come Uçan (4,75), Kjaer (3,5) e Destro (16). Ma anche tante operazioni indovinate: Marquinhos, Strootman, Pjanic, Benatia, Lamela, Manolas, Castan, Nainggolan e Salah, solo per citare le maggiori. Il futuro ora è nelle mani di Frederic Massara, da Trigoria giurano sia già pronto. È stato l’ombra di Sabatini per anni, il suo delfino, e con lui magari un po’ di Sabatini continuerà a vivere ancora dalle parti di Trigoria e dintorni.

(A. Pugliese)