rassegna stampa

Olsen avverte Under: “Ehi, ti tengo d’occhio”

LaPresse

Domani c’è Turchia-Svezia, chi perde è retrocesso nella Lega C. Il portiere: "Cengiz è grande, ma lo fermiamo". E si fa male Manolas

Redazione

Domani sera, allo Yeni Stadium di Eskisehir Robin Olsen e Cengiz Under dimenticheranno per una volta di essere amici e compagni di squadra e proveranno a farsi del male a vicenda. Calcisticamente parlando, niente di più. In ballo c’è l’onore e anche una retrocessione da evitare. Turchia e Svezia, infatti, sono a forte rischio nel gruppo 2 della Nations League, con la possibilità che chi esca sconfitto da questa sfida possa essere retrocesso nella Lega C.

Ecco perché la sfida è particolare ed ecco perché i due si sono un po’ già stuzzicati. Con il sorriso ovviamente. "Under? È un grande giocatore, lo terremo d’occhio. Ovviamente la speranza è quella di riuscire a fermarlo", ha detto Robin Olsen prima della partenza per la Turchia. Under i suoi primi calci veri li ha dati all’Altinordu, squadra turca di Smirne, luogo denso di storia e interesse. Con una statua particolare, all’uscita della stazione: un uomo che calcia un pallone con la scritta "Buona persona, buon cittadino, buon calciatore". Under lì è cresciuto calcisticamente e lì ha provato a diventare tutto questo. Se sia una buona persona o un buon cittadino, questo poi lo sa solo lui. Che nel frattempo però sia anche diventato un buon calciatore questo è certo e lo dimostra il campo. Gli occhi di Olsen sono lì, su di lui. Ma non solo i suoi. Anche quelli di molti osservatori internazionali, dal Bayern al Tottenham.