rassegna stampa

Non solo gol: Dzeko batte Dzeko

Un anno dopo l’attaccante della Roma è un altro: più tiri, più recuperi, più lavoro per la squadra. E con 10 reti è l’unico in doppia cifra nei campionati top d’Europa

Redazione

Ad essere scaramantici si potrebbe dire che Batistuta sta ancora avanti. Lui ne giocò 9 delle prime 10 e, dall'undicesima fino alla sedicesima s'inceppò. Dzeko spera di poter fare anche meglio, convincendo tutti che la Roma abbia il suo nuovo Batistuta, a cominciare domenica da Empoli. Il bosniaco si gode un altro piccolo primato, quello di bomber principe a livello europeo in valori assoluti. Nessuno, infatti, nei principali campionati europei è arrivato in doppia cifra, finora ci si è avvicinato. Meglio anche di gente come Cavani e Messi. Considerando però che fino al 30 giugno scorso Dzeko era di fatto un attaccante da sbolognare il prima possibile, il salto di qualità è quasi senza fine.

Ci sono altri numeri che dimostrano che la stagione di Dzeko, sia già molto diversa da quella passata. Il bosniaco tira molto di più in porta (4,6 tiri a partita contro 2,6) rispetto alle prime dieci giornate dello scorso campionato, con una percentuale realizzativa più che quadruplicata (22% attuale contro il 5% dello scorso anno). In più Dzeko lavora anche più a fondo per i compagni, sia in fase offensiva (le occasioni create sono raddoppiate, da 0,7 a 1,4) sia in quella difensiva (dove recupera anche qui quasi il doppio dei palloni, 2 contro 1,1). Insomma, non è solo una questione di gol (anche se la Roma ne ha fatti ben 26, non faceva così bene dal 1960-61), ma di una metamorfosi generale che parte dalla testa e finisce con lo spirito di sacrificio. Spalletti, come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, intanto se lo coccola e lo sente anche come una piccola grande vittoria personale, lui che lo scorso anno ha fatto di tutto per pungolarlo e in cambio ha ricevuto più clamorosi errori che perle sopraffine. Ieri, intanto, Totti è apparso in un video sulla pagina facebook di Fiorello, mentre palleggiava con un pallone fatto di pagine di giornale.