rassegna stampa

L’allievo Aleksandar ha fatto bene i compiti: “Sinisa era il mio idolo”

"Per me è stato come un padre. Ci tenevo a fare gol davanti a lui. Ora guai a fermarsi"

Redazione

Quel gol lì per Kolarov è come una piccolafavola, non fosse altro per l’amorecalcistico che ha sempre avuto per Mihajlovic (che di Kolarov è stato anche c.t. nella Serbia, nonché mentore ai tempi della Lazio). "Sinisa per me è sempre stato come un padre o un fratello, lo conosco da 15 anni – dice il terzino serbo – Tra di noi c’è un ottimo rapporto. Ci tenevo a far gol davanti a lui, che è sempre stato il mio idolo, fin dai tempi della Stella Rossa". Ed allora pazienza se il piede mancino di Mihajlovic calciava ancora meglio; di certo quello di Kolarov sta facendo molto bene. "Sono felice per la vittoria, fondamentale per restare attaccati alle prime posizioni. Venivamo dalla gara di Londra, che meritavamo di vincere, e un po’ di stanchezza c’era, tanto che non abbiamo giocato benissimo, soffrendo un po’. Guardiamo match dopo match, pensando alle due in casa con Crotone e Bologna. Da vincere".

E se la Roma può sognare di recuperareterreno sulle pretendenti al titolo, è anche merito suo: "Ma è inutile parlare di scudetto dopo sole 9 giornate – chiude il serbo – Arriviamo dove arriviamo, senza illuderci. Di certo la Roma c’era anche prima di questa vittoria e ci sarà tra dieci giornate. Sappiamo di essere forti, ma nel calcio bisogna vincere sempre per dimostrarlo".

(A. Pugliese)