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rassegna stampa

La Roma parla spagnolo per costruire il futuro

Monchi: "Sarò il d.s. giallorosso". Emery: "Per ora penso solo al Psg". Fazio: "Troppi punti persi con le piccole, ma adesso serve il 2° posto"

Redazione

La Roma ora parla spagnolo. Nei giorni in cui Monchi ufficializza virtualmente il suo approdo in giallorosso, il suo connazionale Emery frena un po’ sul suo arrivo in giallorosso, e a Trigoria e dintorni Federico Fazio, argentino, rende onore al suo soprannome – il Comandante – e lancia la carica per le ultime giornate di A. La lingua madre per tutti è proprio lo spagnolo, evidenzia Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".

Partiamo da Monchi, che ad «As» spiega: "Se tutto va come deve andare e non ci saranno intoppi, io andrò alla Roma (sarà presentato la prossima settimana, prima del derby, ndr), ma niente è chiuso fin quando non c’è qualcosa di firmato. Quindi non voglio dire niente fin quando non è fatta". E su Emery aggiunge chiaro: "Ci ho parlato ultimamente, ma non c’è nulla in merito ad un futuro insieme nel medio o lungo periodo. Spero per lui che continui per molti anni col Psg, perché vorrebbe dire che sta facendo bene".

Lo stesso Emery, dal canto suo, ha detto: "Io alla Roma? Non sono sul mercato. Ho un contratto con il Psg per il prossimo anno. Inoltre il presidente mi ha dato tutta la sua fiducia, sia quando le cose vanno male, sia quando vanno bene. E io voglio restituirgli questa fiducia. Perciò non è vero che ho firmato con altre squadre. La mia testa è concentrata al 100% sul Psg". Come dire, in attesa di certezze, meglio che a Trigoria non perdano i contatti con Blanc, Gasperini e Mancini, che ieri è stato di nuovo avvistato nei pressi dello studio Tonucci insieme al vice Cancellieri.

"Dobbiamo pensare alle sei partite che mancano – dice Fazio al “match program” –. Il Napoli ci è stato vicino tutta la stagione, ma è importante finire secondi. Alla Roma è mancata un po’ di buona sorte in alcune partite come Fiorentina, Empoli e Cagliari. Se potessi, le vorrei rigiocare. Con le piccole abbiamo perso tanti punti che ora contano ai fini della classifica. Per questo occorre stare attenti al Pescara. Per loro è l’ultima occasione per provare a salvarsi. Sarà dura, però ci servono i tre punti per cominciare il ciclo decisivo contro Lazio, Milan e Juve".