rassegna stampa

Il ringhio di Strootman «Milan e Juve, eccoci»

L'olandese: «Pronti a batterle. Il gol? L’ho rubato a Dzeko, che era in fuorigioco». Totti: «Kevin e Radja ormai sono romani». Contratto: rinnovo vicino

Redazione

Tutto l’universo romanista ieri ha pensato una sola cosa: a oltre due anni e mezzo dal quel maledetto 9 marzo 2014 – quando a Napoli il legamento crociato del ginocchio sinistro fece crac – Kevin Strootman è risorto davvero, e la Roma adesso può tornare a mettere in copertina il suo ringhio («basta guardarlo in faccia», dice Spalletti), proprio come succedeva tre anni fa, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

L'olandese alla fine della strada dolorosa percorsa nel periodo degli infortuni ha trovato ad aspettarlo un gol nel derby. Esultanza lunga sotto la curva, quasi una celebrazione, che fa saltare ancor più i nervi ai laziali. Da qui le versioni divergono. Quelle romaniste raccontano che, passando davanti a Cataldi che si stava scaldando, quest’ultimo provochi l’olandese. Di certo Strootman risponde tirandogli addosso un po’ d’acqua dalla bottiglietta che ha in mano. A quel punto, il biancoceleste lo rincorre e lo afferra alle spalle per la maglietta e il giallorosso si lascia cadere a terra. Risultato: Cataldi espulso, Strootman ammonito e parapiglia generale.

A fine partita, Strootman dribbla l’analisi dell’episodio e parla solo di calcio giocato. «Era una gara speciale anche per la classifica, anche se poi è brutto vedere la nostra curva vuota. Magari toglieranno le barriere e i tifosi verranno torneranno, perché ne abbiamo bisogno. Quelli che c’erano sono stati importanti per noi». Ma i dribbling dell’olandese proseguono sulle gerarchie anti-Juve. «Anche il Napoli è vicino… Sarà una grande sfida col Milan. Vogliamo vincere anche quella, ma ora dobbiamo essere felici per aver vinto il derby».

«Da quando sono venuto a Roma - continua l'olandese - non ho mai giocato un derby che fosse una partita bella da vedere, e anche questa – a differenza delle altre che abbiamo giocato finora – è stata così. Il derby è speciale, tutte e due le squadre non vogliono sbagliare. Meno male che abbiamo segnato e poi abbiamo fatto subito il secondo gol con Nainggolan: in 5 minuti abbiamo chiuso la partita. Quando siamo in casa non perdiamo punti, fuori sì. Perciò dobbiamo migliorare».

Sul gol è lucido: «In quel momento dovevo pressare Wallace perché anche nel primo tempo aveva sbagliato qualche controllo. Io ho rubato palla, Dzeko voleva prenderla ma ho pensato che fosse in fuorigioco e l’ho tenuta, anche se so che lui avrebbe fatto gol lo stesso. A quel punto, ho deciso di segnare io, e sono contentissimo. Per me è una rete che vale tanto, ma non conta chi fa gol, contano solo i punti. La rete, comunque, la dedico a Florenzi: vogliamo a continuare a vincere anche per Ale». Con frasi costruite con tanta perizia, nessuna meraviglia che capitan Totti – felice per la vittoria – lo incoroni. «Ormai Kevin e Nainggolan li consideriamo romani»

Strootman potrebbe essere giallorosso a lungo. Il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2018, è già nell’agenda della dirigenza. «Io ora fisicamente sto bene», assicura l’olandese. A vederlo nel derby, non avremmo dubbi.