rassegna stampa

Gestione Monchi: la difficile eredità in cerca di futuro

LaPresse

Molti dei 21 acquisti principali dell’ex d.s. devono essere collocati. Tra mille ostacoli

Redazione

I 21 acquisti "veri" della gestione Monchi, pesano molto nel club, anche se c’è ancora la possibilità che alcuni di loro possano avere un rendimento (e quindi un valore) superiore all’attuale. Olsen ha convinto solo in parte, alternando grandi prestazioni ad altre assai deludenti. Con un'offerta superiore ai 6 milioni, potrebbe partire senza eccessivi rimpianti. Mirante e Fuzato, invece, dovrebbero restare entrambi, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Difficile che Karsdorp abbia nuove chance. La Roma ha speso per lui quasi 19 milioni due anni fa. Difficile fare plusvalenze. Stesso discorso (ma solo per motivi di età) vale per Kolarov, che può rinnovare fino al 2021. Cosa che assai difficilmente capiterà a Marcano, pur apprezzato da Ranieri. Chi invece pare destinato a restare è Santon.

Gonalons., che sta guarendo da un infortunio, è al Siviglia in prestito. Il sogno cinico del tifosi è che Monchi lo tenga in Spagna, ma non è detto che accada. Coric quasi sicuramente andrà a giocare in prestito, sperando che sia all’altezza. Discorso diverso per Nzonzi. Il francese è campione del Mondo e quindi può avere mercato. Perciò sembra che possa interessare sia in Premier League (dove è già stato) che nel campionato francese. Il problema è che la Roma non vuole fare minusvalenze, perciò potrebbe restare. Chi lo farà di certo è Cristante che può essere uno dei cardini di una Roma giovane e italiana, così come Pellegrini, nonostante la clausola di rescissione di circa 30 milioni.

In mediana, ovviamente, il più in vetrina è Zaniolo, per il quale almeno per un anno il club giallorosso resisterà alle tentazioni e che a fine stagione rinnoverà. Se ce la faranno, a Trigoria vorrebbero piazzare Pastore e Defrel, il cuiriscatto da parte della Samp non è ancora certo anche per via delle questioni societarie. Ancora da definire, infine, il destino di tre giovani: Under, Kluivert e Schick.