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rassegna stampa

Lazio da sogno, Roma ko

I biancocelesti tornano a vincere un derby dopo ben quattro anni

Redazione

Tocca alla Lazio interrompere le magie della Roma. Torna a vincere dopo quattro anni un derby (era quello di Lulic, sempre in Coppa Italia), segnano Milinkovic e Immobile e così i biancocelesti si prendono un bel vantaggio per la semifinale di ritorno del 4 o 5 aprile, ma la storia e tutta da scrivere. Pagano la stanchezza i giallorossi, laziali più tonici e alla fine vittoria strameritata e così stavolta la festa 6 per gli sfavoriti. Gode Inzaghi, Spalletti in castigo, battuto con le armi che l'avevano fatto vincere nella gara di campionato.

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C'erano una volta gli striscioni, l'ironia, lo stadio pieno, la passione di una città per le proprie squadre. Tutto finito, al netto delle barriere abbassate ma non completamente eliminate, neppure l'orario serale (l'ultima volta era accaduto 1'8 aprile de12013) richiama la gente. Alla fine sono 30.000, forse qualcosa in più con buona prevalenza biancoceleste. Inspiegabile l'assenza dei tifosi, sarà colpa dei parcheggi, di biglietti acquistabili solo dopo una trafila incredibile, della paura degli incidenti, dei social e della tv, sta di fatto che è veramente triste assistere a un derby con una cornice cosi. Purtroppo, ormai e qualche anno che va a finire sempre nello stesso modo, si salva l'aquila Olympia che finalmente da questa stagione pub volare tranquilla nel cielo dello stadio amico.

Spalletti lascia fuori solo De Rossi uscito affaticato da San Siro, per il resto e la Roma migliore col portiere di coppa, il brasiliano Alisson. La difesa a tre è diventato il punto di forza di una squadra, ma non ieri sera. Davanti il solito Dzeko oltre a Nainggolan e Salah. Sull'altro fronte Inzaghi cerca di coprirsi anche per le assenze contemporanee di Radu e Lulic, due dei suoi pretoriani insostituibili. E allora, modulo a specchio, Bastos e Wallace accanto a De Vrij, sugli esterni Basta e Lukaku, centrocampo con Biglia e Parolo, incursori Anderson e Milinkovic dietro a Immobile.

Si parte e lo spartito è subito chiaro: Lazio chiusa dietro che prova a ripartire in velocità, Roma padrona del gioco però sorpresa dall'atteggiamento rinunciatario della banda di Inzaghi. De Vrij (un po' svagato) prende Dzeko, Bastos va sulle tracce di Nainggolan, Salah finisce nella zona di Wallace. Per un quarto d'ora solo Roma, biancocelesti impauriti forse dal primo pericolo, girata al volo di Dzeko dopo soli sessanta secondi. Tant'e, resiste il fortino e intorno al 20' la testa di Milinkovic fa capire che c’è anche la Lazio in Campo. Certo, in mezzo il dominio giallorosso e totale ma quando ruba il pallone Biglia, Immobile fa venire i brividi ad Alisson. E’ il preludio del gol: l'argentino prende il tempo a Strootman serve Milinkovic, imbucata per Felipe Anderson, pallone indietro e il serbo regala il vantaggio alla Lazio. Siamo alla mezz'ora e la Roma schiuma rabbia, si riporta avanti, tiene il pallone ma Dzeko non è preciso a chiudere un paio di azioni. Irrati fischia la fine di un buon primo tempo dopo aver ammonito Parolo che, diffidato, salterà il ritorno.

Nessun cambio, si va avanti con gli stessi uomini dopo l'intervallo. Roma all'assalto, Lazio più brillante e pronta. E così Parolo sfiora il raddoppio e poco dopo Salah colpisce la parte esterna del palo in una delle poche occasioni costruite dai giallorossi. Cominciano le sostituzioni, Spalletti ci prova con Perotti, El Shaarawy e Totti (gli ultimi cinque minuti), Inzaghi fa centro con Keita. Proprio lui si beve Manolas e serve a Immobile l’assist al bacio per il bis di Immobile: 2-0. Ora il punteggio è pesante, la Roma costruisce solo mischie e poco più, la difesa laziale regge e porta a casa un bel derby dopo i sei minuti di recupero.

(L. SALOMONE)