rassegna stampa

Dzeko porta la Roma ai quarti

Dieci anni dopo i giallorossi superano gli ottavi di finale di Champions League. Decide il gran gol del bosniaco

Redazione

È fatta. Al termine di una battaglia fatta di gioco fisico, ma soprattutto cuore e nervi, la Roma dieci anni dopo accede ai quarti di finale di Champions League. Il che vuol dire che è tra le migliori otto del Vecchio Continente e andrà a giocarsi un sogno a metà aprile. Il tutto grazie al successo di misura contro uno Shakhtar ostico e mai domo e che ribalta il 2-1 dell’andata. Decide il gran gol di Dzeko nei primi minuti del ripresa, scrive Il Tempo, ma il bottino poteva essere più tondo se Perotti prima, lo stesso Dzeko poco dopo è Gerson nel finale, non avessero sbagliato sul più bello. Resta una serata da incorniciare per i quarantottomila dell’Olimpico che ci hanno creduto fino in fondo e festeggiano l’accesso ai quarti di finale con la loro Roma tra cori e bandiere: una festa vera.

Primo tempo senza un tiro in porta. La Roma parte forte, ma gli ucraini fanno paura, giocano sempre la palla di prima, veloci, micidiali nelle ripartenze. Così gli uomini di Di Francesco camminano un po’ sulle uova impegnati ad attaccare ma sempre attenti a non scoprirsi troppo perché al minimo errore lo Shakhtar è pronto a colpire. Entrambe le squadre sono altissime e buona parte della gara si sviluppa nei venti metri centrali del campo con linee del fuorigioco molto avanzate: la Roma ci casca più volte perché la retroguardia di Fonseca è attenta a non scoprirsi. Unico brivido dalle parti di Alisson una spizzata difensiva di testa di Florenzi che finisce alla sinistra del portiere brasiliano. Anche dall’altra parte il bilancio delle offensive giallorosse non è granché: Dzeko non trova il tempo in un paio di occasioni e anche il piccolo turco è fermato due volte dal ferreo guardalinee che non ne sbaglia una. In avvio di ripresa con il gran gol di Dzeko (primo gol in un ottavo per lui, quarto stagionale in Champions) che trasforma in rete lo splendido assist di uno Strootman tornato (soprattutto nella ripresa) sui suoi livelli.

Il tabellino dice zero tiri in porta degli ospiti, a conferma della partita attenta e senza sbavature della Roma di Di Francesco rimasta concentrata fino agli ultimi quattro interminabili minuti di recupero che lo Shakhtar gioca in dieci per l’espulsione di Ordets (fallo su Dzeko lanciato a rete da solo: rosso diretto). Dopo i quali è scatta la festa, un viaggio lungo che porta fino a Nyon dove venerdì prossimo a mezzogiorno si svolgerà il sorteggio che definirà la griglia dei quarti di finale della Champions League. La Roma ha già fatto il suo, Di Francesco è riuscito dove Capello, Ranieri, Garcia, Montella e il secondo Spalletti non erano riusciti, ossia portare la Roma tra prime otto d’Europa e da qui in avanti può giocare in scioltezza. Il sogno continua, ma stavolta ad occhi aperti.